(Multimedia) Il Ruanda dichiara la fine dell'epidemia del virus Marburg – Xinhua

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Una strada rinnovata nella capitale ruandese Kigali, 16 settembre 2022. (Xinhua/Huang Wanqing)

Il Ruanda ha annunciato venerdì la fine dell’epidemia del virus Marburg, inizialmente dichiarata il 27 settembre.

KIGALI, 20 dicembre (Xinhua) – Il Ruanda ha annunciato venerdì la fine dell’epidemia del virus Marburg, inizialmente dichiarata il 27 settembre.

L'annuncio fatto dal ministro della Salute, Sabin Nsanzimana, nel corso di una conferenza stampa nella capitale Kigali, arriva dopo 42 giorni consecutivi senza nuovi casi in seguito alla dimissione dell'ultimo paziente confermato, in linea con le linee guida del Mondo Organizzazione Sanitaria (OMS).

Il Ruanda ha registrato il suo ultimo caso confermato il 30 ottobre e il suo ultimo decesso correlato alla malattia da virus Marburg il 14 ottobre. Il signor Nsanzimana si è detto “incoraggiato” dai progressi compiuti e ha particolarmente elogiato la “dedizione” degli operatori sanitari.

Sebbene sia stata identificata l’origine zoonotica del virus, il ministero ha affermato in una nota che l’epidemia ha provocato 66 casi confermati, inclusi 15 decessi e 51 guarigioni.

Il ministro ha sottolineato che, sebbene l’epidemia sia finita, le misure preventive rimarranno in vigore. Il Paese prevede di utilizzare la tecnologia GPS per tracciare i pipistrelli, i principali vettori del virus, per monitorare i loro movimenti e habitat. “Questa non è la fine, la lotta continua”, ha affermato Brian Chirombo, rappresentante locale dell'OMS.

Dall’inizio dell’epidemia, il Ruanda ha rapidamente messo in atto una risposta alla pandemia, ha accolto con soddisfazione il ministero. È stato istituito un posto di comando 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per supervisionare tutti gli aspetti del contenimento, tra cui sorveglianza, test, gestione dei casi, vaccinazione, comunicazione del rischio e coinvolgimento della comunità.

Il virus Marburg, un agente patogeno altamente infettivo con un tasso di mortalità fino all'88%, causa la febbre emorragica. I sintomi, tra cui febbre alta e forte mal di testa, compaiono solitamente entro una settimana dall’esposizione al virus. Appartiene alla stessa famiglia di virus del virus Ebola, secondo l'OMS.

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