Testimonianza
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Come viviamo la nostra sessualità quando abbiamo meno di 35 anni e siamo sieropositivi in un’epoca in cui gli anni dell’AIDS dovrebbero essere ormai lontani da noi? Per “Libé” raccontano come l’HIV abbia sconvolto le loro vite e la loro intimità. Nel quinto episodio della nostra serie, Tommy, 30 anni, descrive il suo percorso per liberarsi dai sensi di colpa da quando ha annunciato il suo status di sieropositivo due anni fa.
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Gli anni dell’AIDS dovrebbero essere ormai alle nostre spalle. Tuttavia, secondo l’associazione Aides, che quest’autunno ha festeggiato il suo 40esimo compleanno in collaborazione con Libe durante un grande incontro di conferenze il 30 novembrele idee preconcette sull’HIV e sulle persone sieropositive sono ostinate. Nella sua testimonianza, Tommy, 30 anni, ballerino professionista tra la Svizzera francese e Barcellona, parla del suo lavoro di riappropriazione di se stesso, del suo corpo e del suo desiderio di fronte all’HIV.
“Nell’estate del 2022 sono tornato dal tour a Berlino e mi sono ammalato. Non capisco cosa mi sta succedendo, sono molto debole, i miei linfonodi sono molto gonfi, mi informo su Internet, potrebbe essere l’influenza, la mononucleosi o l’HIV. Ma sto già optando per questa opzione. Ho forti picchi di febbre da due settimane e sono ricoverato in Svizzera, a Delémont. Ho perso 8 chili e in più lo sono tutti i medici
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