Giovedì 28 novembre si celebra la Giornata nazionale della casa sana

Giovedì 28 novembre si celebra la Giornata nazionale della casa sana
Giovedì 28 novembre si celebra la Giornata nazionale della casa sana
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Rappresenta oggi una grande sfida di sanità pubblica dovuta, in particolare, all’invecchiamento della popolazione e al notevole aumento delle malattie croniche, patologie che richiedono cure a lungo termine.

La salute domiciliare è ormai apprezzata da oltre l’80% dei pazienti francesi che soffrono di malattie croniche, come l’apnea notturna o addirittura il diabete, malattie non legate all’età, che possono colpire sia i neonati che gli anziani.

Al di là del legittimo desiderio dei pazienti che desiderano essere seguiti a casa e vicino ai propri cari, è forte anche la volontà da parte delle autorità pubbliche di favorire lo spostamento verso il domicilio per liberare posti letto ospedalieri, rendendo così possibile la liberare notevoli risparmi di bilancio.

È infatti dimostrato che curare un paziente a domicilio è molto meno costoso per le autorità pubbliche che curarlo in una struttura sanitaria.

Il ruolo centrale del PSAD nello sviluppo della salute domestica

I fornitori di servizi sanitari a domicilio (PSAD) svolgono un ruolo centrale nel sostenere questa politica nazionale in quanto forniscono direttamente, solo su prescrizione medica, un dispositivo (lettino medico, sedia a rotelle, apparecchio respiratorio, infusione o dispositivi di infusione contro il diabete…). a casa del paziente.

Intervengono quindi particolarmente in 4 aree essenziali: diabete, assistenza domiciliare, nutrizione e perfusione, nonché patologie respiratorie.

L’Home Health Provider: molto più di un semplice addetto alla consegna di apparecchiature

Ma il PSAD è lungi dall’essere un semplice fornitore di attrezzature mediche.

Alla base della sua professione c’è soprattutto quello di supportare e formare il paziente al corretto utilizzo delle apparecchiature mediche, ruolo tanto più importante con dispositivi sempre più connessi e digitalizzati.

La loro presenza durante l’installazione dell’apparecchiatura contribuisce ad alleviare le preoccupazioni del paziente e dei suoi cari, e a rassicurarli sull’uso che ne faranno per il loro trattamento.

Molto spesso dopo pochi giorni dall’installazione, il PSAD ritorna a casa del paziente per accertarsi che il paziente sia soddisfatto, che non avverta alcun disagio e che lo stia utilizzando correttamente e secondo le prescrizioni mediche.

L’operatore rimane quindi costantemente attento al paziente e alla sua famiglia, durante tutta la patologia, al fine di monitorare il regolare andamento del trattamento ed, eventualmente, modificare o riparare il dispositivo.

Sono inoltre previsti servizi di reperibilità 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per ascoltare i pazienti e, se necessario, sostituire questi dispositivi medici in caso di guasto.

L’Home Health Provider: un attore legato ai medici e alle strutture HAD

Questo supporto viene sempre fornito in collaborazione con il prescrittore perché molto spesso il dispositivo medico del paziente è collegato e quindi consultabile dal medico.

Può così assicurarsi, in tempo reale, che il paziente stia seguendo il suo trattamento, il che gli permette anche di risparmiare tempo medico quando lo riceve per un appuntamento.

Se il PSAD deve essere distinto da una struttura HAD (Home Hospitalization) in quanto quest’ultima è specializzata nella cura, e l’ente erogatore maggiormente nella conoscenza del dispositivo medico, anche queste due strutture operano in totale complementarità al servizio del paziente a livello casa.

Con le sue 2.500 aziende e associazioni, sparse sull’intero territorio nazionale e i suoi 35.000 dipendenti (tra cui molti operatori sanitari) che possono lavorare nei fine settimana o di notte in aree sensibili, rurali, montane, ecc., l’erogazione della Sanità Domiciliare ha quindi un ruolo ruolo importante nel sostenere i pazienti a casa loro… soprattutto perché potrebbero costituire una risposta reale al problema dei deserti medici.

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