I ricercatori scoprono un ormone in grado di curare l’osteoporosi

I ricercatori scoprono un ormone in grado di curare l’osteoporosi
I ricercatori scoprono un ormone in grado di curare l’osteoporosi
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Quasi il 40% delle donne di età superiore ai 65 anni è affetto da osteoporosi e questa cifra sale a oltre 70% tra le donne 80 anni e oltre.

Una patologia più specificatamente femminile quindi, soprattutto dopo la menopausa, e con poco risposta terapeutica. Gli uomini, però, non vengono risparmiati.

Anche gli uomini subiscono fratture dovute alla fragilità ossea, in particolare quella dell’estremità superiore del femore, si apprende dal sito dedicato Tutto sull’osteoporosi gestito dall’Agem, laboratorio specializzato in biotecnologie, e raccomandato dall’AFLAR, l’Associazione francese antireumatica. Risulta che il tasso di mortalità un mese dopo il verificarsi di una frattura dell’estremità superiore del femore è più elevato negli uomini che nelle donne..”

Le donne trattate per cancro al seno ormono-dipendente corrono anche un rischio maggiore di osteoporosi, perché vedono i loro livelli di estrogeni diminuire gravemente a causa dei trattamenti.

Nelle donne, come negli uomini, il fratture successive all’osteoporosi colpiscono principalmente l’anca (collo del femore), le vertebre e il polso. Uno studio europeo* stima che il numero di fratture dovute all’osteoporosi sarà pari a circa 610 000 ca in Francia nel 2034.

In queste condizioni, questo scoperta dei ricercatori americani pubblicato sulla rivista scientifica Natura lo scorso luglio rappresenta un importante passo avanti e apre prospettive terapeutiche senza precedenti.

L’osteoporosi colpisce 4 milioni di donne in Francia

L’osteoporosi colpisce soprattutto le donne dopo la menopausa quando loro livelli di estrogeni diminuisce drasticamente. Lo sappiamo. “Gli estrogeni rallentano la disgregazione del tessuto osseo e promuovono la formazione di “nuovo” osso. Ma al momento di menopausai livelli di estrogeni crollano, causando una perdita ossea accelerata per 5-10 anni”, specifica Inserm.

Le donne seguirono per cancro al seno ormono-dipendente sono anche più a rischio, perché vedono i loro livelli di estrogeni diminuire drasticamente a causa di trattamenti. Si scopre che gli estrogeni possono diminuire anche in un altro momento: durante allattamento al seno. Tuttavia, le donne non sviluppano l’osteoporosi durante l’allattamento al seno! È questa osservazione che ha portato i ricercatori americani a interessarsi a questo ormone prodotto durante l’allattamento e che sembra proteggere le mamme: CCN3.

Un nuovo ormone capace di densificare le ossa

Al momento si sa poco sulla modalità d’azione di CCN3. È noto che stimola direttamente la formazione ossea attivando le cellule staminali ossee. Queste cellule sono quindi più numerose e si differenziano per creare l’osso più rapidamente. E infine, aumenta la massa spugnosa dell’osso“, spiega il dottor Thomas Ambrosi, ricercatore dell’UC Davis e coautore dell’articolo su Sciences et Avenir che offre un articolo sull’argomento e rilancia lo studio. Il lavoro è stato certamente condotto sui topi, ma IL i risultati sono sorprendenti ! In poche settimane, grazie all’aumento di CCN3, i topi femmine, compresi quelli privati ​​di estrogeni, hanno guadagnato in forza e densità osso.

Osteoporosi: presto nuove cure?

Gli scienziati dovranno lavorare di più per capirlo meccanismi d’azione precisione dell’ormone CCN3 e quindi essere in grado di integrarlo pienamente nei trattamenti terapeutici prevenzione dell’osteoporosi. I ricercatori americani hanno già sviluppato un cerotto in grado di farlo consegnare l’ormone continuamente nei topi testati.

Una strada tanto più promettente in quanto l’integrazione dell’ormone CCN3 (tramite il cerotto) non solo ha permesso di osservare, come detto sopra, un miglioramento della qualità ossea ma ha anche dimostrato la sua efficacia nella riparazione fratture!

Non c’è dubbio che CCN3 integrerà molto presto terapie attive per le malattie dell’apparato scheletrico.

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