DOLORE DI STOMACO, SANGUINAMENTO: quando è un possibile segno di cancro?

DOLORE DI STOMACO, SANGUINAMENTO: quando è un possibile segno di cancro?
DOLORE DI STOMACO, SANGUINAMENTO: quando è un possibile segno di cancro?
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Lo studio analizza i dati di oltre 400.000 partecipanti di 30 anni che si sono consultati a causa del mal di stomaco e di oltre 50.000 che si sono consultati a causa del gonfiore. Due terzi di questi partecipanti hanno effettuato esami del sangue dopo l’appuntamento. Dall’analisi risulta che:

  • per 19 esami del sangue comunemente prescritti, risultati anomali sono ben collegati a un rischio più elevato di diagnosi di cancro entro un anno;
  • A 1 paziente su 50 (2,2%) che si è recato dal proprio medico di famiglia per segnalare dolore allo stomaco è stato diagnosticato un cancro nei 12 mesi successivi;
  • alla stessa percentuale (2,2%) di pazienti consultati per gonfiore è stato diagnosticato anche un cancro entro l’anno;
  • tra i partecipanti di età compresa tra 30 e 59 anni con dolore o gonfiore addominale, anemia, bassi livelli di albumina, aumento delle piastrine, ferritina anormale e aumento dei marcatori infiammatori erano fortemente predittivi del rischio di cancro non diagnosticato;
  • ad esempio, nelle donne di età compresa tra 50 e 59 anni con gonfiore addominale, il rischio di cancro pre-esame del sangue aumentava dall’1,6% al 10% con aumento della ferritina, al 9% con albumina bassa, 8% in caso di aumento delle piastrine, 6 % in caso di aumento dei marcatori infiammatori e 4% in caso di anemia;
  • se questi risultati anomali fossero stati presi in considerazione, il 16% in più di pazienti con cancro non diagnosticato sarebbero stati indirizzati urgentemente a uno specialista, rispetto alla valutazione standard, basata solo su sintomi, età e sesso;
  • ciò rappresenta, in termini concreti, 6 pazienti aggiuntivi con cancro non diagnosticato inviati urgentemente su 1.000 pazienti consultati per mal di stomaco o gonfiore;
  • a questa cifra si aggiungono i 40 malati di cancro inviati d’urgenza, senza tenere conto dei risultati degli esami del sangue.

L’autrice principale, la dottoressa Meena Rafiq, del Dipartimento di scienze comportamentali e della salute dell’UCL, spiega che “ è possibile migliorare l’individuazione del cancro attraverso esami del sangue già disponibili e prescritti di routine a pazienti con sintomi non specifici la cui causa non è chiara”.

Queste analisi costituiscono quindi un modo efficace e conveniente per migliorare la diagnosi precoce del cancro,

senza ulteriori disagi per il paziente

Tuttavia, questa ulteriore possibilità di rilevamento richiede uno strumento automatizzato in grado di valutare il rischio di cancro sulla base di diverse variabili.

Attualmente, solo gli aumenti piastrinici e l’anemia sono inclusi nelle linee guida di riferimento degli specialisti in oncologia.

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