Adriano Farano, il panettiere etico, pubblica con la scienziata Serena Pavoni ‘Mangia Neolitico’

Adriano Farano, il panettiere etico, pubblica con la scienziata Serena Pavoni ‘Mangia Neolitico’
Adriano Farano, il panettiere etico, pubblica con la scienziata Serena Pavoni ‘Mangia Neolitico’
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Adriano Farano, panettiere-ricercatore all’origine del progetto Pane Vivo e Serena Pavoni, neuroscienziata interessata all’asse cervello-intestino e specialista in Alzheimer e nutrizione, ci invitano a rilanciare una rivoluzione neolitica e fare in modo che il Cibo sia il nostro miglior alleato per la salute. “Eat neolitico”, il loro libro sarà pubblicato il 19 settembre dalle edizioni Ulmer.

Di fronte all’esplosione delle malattie della civiltà, Adriano Farano, giornalista diventata panettiera, e Serena Pavoni, neuroscienziata specializzata in nutrizione, ci invitano alla tavola dei contadini-fermentatori neolitici. Insieme, stanno sviluppando un metodo nutrizionale antinfiammatorio esaminato dai più recenti studi scientifici per trovare la bussola del mangiare bene, migliorare la salute mentale e prevenire le malattie croniche. Questo metodo è una sintesi originale tra l’autentica dieta mediterranea e prodotti fermentati provenienti da altre culture, fonte di salute e benessere.

Un po’ di storia per capire

Intorno al 10.000 a.C., in Medio Oriente, nella regione della Mezzaluna Fertile, si stabilirono i cacciatori-raccoglitori nomadi che scoprirono l’agricoltura e l’allevamento del bestiame: la rivoluzione neolitica era appena iniziata. Lavora la terra per produrre i suoi alimenti (cereali, legumi, piante), scopre la conservazione con la fermentazione e sviluppa la domesticazione. Questa rivoluzione si sta gradualmente diffondendo al resto del pianeta e, cambiando radicalmente il suo modo di vivere, sta portando l’umanità in una nuova era. Con una dieta viva ricca di piante e fermenti, rese possibile la trasformazione dell’Homo sapiens evolvendone il cervello e le facoltà cognitive.

Un metodo di ieri adattato alla nostra vita moderna

Vegetazione del piatto, consumo di cereali (grano, orzo, segale, grano saraceno, avena, ecc.) e legumi di qualità (ceci, fagioli, lenticchie, ecc.) come fonte alternativa di proteine, cibi fermentati, basso consumo di prodotti di origine animale… il Neolitico, preservando la biodiversità del nostro microbiota e quella dell’ambiente, sta diventando il nuovo riferimento grazie alle recenti scoperte scientifiche e antropologiche. E non è tutto! Il duo di autori mette in discussione anche ilIl potenziale degli alimenti fermentati pre e probiotici. HAAl centro della dieta a base vegetale, i fermenti (batteri legati agli alimenti) sono la chiave per ottenere una dieta sana e sostenibile. Gli alimenti fermentati ci permettono di estrarre il più possibile nutrienti come i minerali e di ridurre gli antinutrienti come l’acido fitico o i fruttani.

L’associazione tra probiotici (kefir di latte fermentato, kefir d’acqua, crauti non pastorizzati, salsa di soia, miso, ecc.) contenenti microrganismi vivi che raggiungono il nostro intestino e comunicano con i nostri batteri nativi e prebiotici (fibre di ogni tipo, piccole catene di zuccheri, amidi resistenti da alimenti di origine vegetale e prodotti fermentati) ci permettono di migliorare la salute del nostro microbiota, regolare la nostra immunità, proteggere il nostro cervello e mantenere un equilibrio biologico protettivo. Tutto quello che c’è da sapere sul concetto di salute globale, frutto degli ultimi progressi scientifici e delle raccomandazioni dell’OMS.

30 ricette che fanno bene

Eeluito di fagioli, acciughe di Amalfi, olive all’ascolana, torta di miso al cioccolato con zenzero, mele caramellate… ricette gustose a basso impatto ambientale che aprono nuove prospettive sull’uso degli alimenti e sul modo di abbinarli in modo che interagiscano sinergicamente . Una lente d’ingrandimento concettuale vi permetterà di scoprire gli alimenti da due angolazioni: i macronutrienti che permettono di imparare a combinare le diverse fonti di proteine, carboidrati e lipidi e comporre così piatti equilibrati; micronutrienti che potenziano vitamine, sostanze antiossidanti e antinfiammatorie.

Riguardo agli Autori

Dopo una carriera nel giornalismo, Adriano Farano si interessa agli effetti nocivi del pane: indice glicemico alto, glutine indigeribile… Decide di andare alla ricerca del vero grano, quello dei nostri antenati e fonda il panificio Pane Vivo, il pane che fa bene. Nei suoi negozi parigini propone un pane ultra digeribile che si conserva per dieci giorni. Insegna gestione di progetti innovativi presso Sciences-Po Parigi. Autore di Non mangerò quel pane pubblicato da Rouergue e Pane raffermo: dieci modi per prepararlo pubblicato da Épure.

Dopo la sua tesi al CEA (Università Paris Saclay) dove ha sviluppato un modello di mini-cervelli per simulare la malattia di Alzheimer, oggetto di numerose pubblicazioni su riviste internazionali, Serena Pavoni si specializza poi in nutrizione e si interessa all’asse intestino-cervello, al microbiota e alle fermentazioni partecipando a diversi convegni internazionali. È responsabile della Ricerca e della Nutrizione presso Pane Vivo. Tiene corsi sui carboidrati all’Università Paris Cité per il diploma di “Nutrizione e attività fisica” e alla scuola Sup’Biotech dove conduce progetti di ricerca e sviluppo sul kefir.

Mangia Neolitico par Adrianao Farrano et Serena Pavoni Ed Ulmer 224 pages, parution 19 septembre 2024, 19,90 e

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