un mese prima dell’evento, la dengue e gli altri arbovirus sono più che mai sotto sorveglianza

un mese prima dell’evento, la dengue e gli altri arbovirus sono più che mai sotto sorveglianza
un mese prima dell’evento, la dengue e gli altri arbovirus sono più che mai sotto sorveglianza
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Arbovirus, rougeole…

Nella sorveglianza dei Giochi Olimpici e Paralimpici, “La sanità pubblica francese sarà particolarmente attenta alle infezioni di origine alimentare, agli arbovirus (chikungunya, dengue, Zika) o anche al morbillo per l’aspetto infettivo, ma anche ai rischi legati al caldo negli ambienti caso di un’ondata di caldo”, ha recentemente indicato l’agenzia sanitaria.

Dal 1° gennaio al 30 aprile 2024, nella Francia continentale sono stati registrati per la prima volta 2.166 casi importati di febbre dengue, rispetto alla media di 128 casi nello stesso periodo dei cinque anni precedenti, secondo i dati pubblicati mercoledì. Il record del 2023 di casi importati (2.019) è stato così battuto in quattro mesi. E dall’avvio, all’inizio di maggio, della sorveglianza rafforzata delle malattie (dengue, chikungunya, Zika) legate al periodo di attività della zanzara tigre, si sono registrati altri 662 casi importati.

La febbre dengue è una malattia virale, nella maggior parte dei casi benigna, che può progredire, in circa l’1% dei casi, verso una forma più grave, causando in particolare sanguinamento. I decessi sono molto rari.

Situazione senza precedenti nella Francia metropolitana

I casi “importati” riguardano persone che hanno viaggiato in regioni del mondo dove il virus trasmesso dalla puntura della zanzara tigre (Aedes albopictus) è endemico. Dall’inizio di maggio, il 58% dei casi importati nella Francia metropolitana sono tornati dalla Guadalupa o dalla Martinica.

Le autorità sanitarie hanno messo in guardia a metà aprile da una situazione “senza precedenti” nella Francia continentale, legata a un’epidemia di dengue nelle Americhe e nei Caraibi, e hanno chiesto una maggiore vigilanza, soprattutto in vista dei Giochi Olimpici, che si stanno svolgendo favorevole alla mescolanza delle popolazioni.

Al 25 giugno non era stato ancora rilevato alcun episodio di trasmissione indigena di febbre dengue da parte di una zanzara presente sul posto, ma anche di chikungunya o Zika.

Nel 2023, la Francia aveva registrato una cinquantina di casi indigeni di dengue, dopo un record di 66 nel 2022, sapendo che la zanzara tigre è presente in quasi tutta la metropoli.

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