un vaccino per le donne incinte

un vaccino per le donne incinte
un vaccino per le donne incinte
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L’HAS raccomanda la vaccinazione della madre tra la 32a e la 36a settimana di amenorrea. ©123RF

L’Alta Autorità della Sanità ha validato l’uso del vaccino Abrysvo della Pfizer per le donne in gravidanza, al fine di proteggere sia le madri che i neonati fin dalla nascita. Questo vaccino sarà commercializzato in Francia il prossimo settembre.

Un nuovo vaccino per proteggere i neonati dalla bronchiolite. L’Alta Autorità della Sanità (HAS) ha convalidato l’uso del vaccino Abrysvo. Sviluppato da Pfizer, ha ricevuto l’autorizzazione all’immissione in commercio europea nell’agosto 2023 e sarà commercializzato a partire da settembre 2024. Questo nuovo vaccino è destinato a combattere il virus respiratorio sinciziale (RSV), causa della bronchiolite.

Il 30% dei neonati è affetto da bronchiolite

In Francia, la bronchiolite colpisce ogni anno circa il 30% dei bambini sotto i due anni. Tra questi, dal 2 al 3% dei bambini di età inferiore a un anno sono ricoverati in ospedale. Questa infezione virale acuta e altamente contagiosa è caratterizzata da tosse grave e respiro rapido e sibilante.

L’epidemia di bronchiolite dura solitamente da metà novembre a fine inverno. Finora la protezione dei neonati contro questa malattia prevedeva soltanto l’iniezione del vaccino Beyfortus al momento della nascita.

Un vaccino tra 32 e 36 settimane di amenorrea

Abrysvo ha il vantaggio di non dover più pungere i bambini. Grazie alla vaccinazione, la donna incinta trasmette gli anticorpi al bambino già in utero. Questo sarà protetto fino al compimento dei 6 mesi. Per il momento l’HAS non ha dato alcuna indicazione sulla necessità di vaccinarsi durante ogni gravidanza, come avviene per la pertosse.

D’altro canto, le sue raccomandazioni per il periodo in cui le donne incinte dovrebbero essere vaccinate sono rigorose. Abrysvo deve essere somministrato solo tra la 32a e la 36a settimana di gestazione.

Mancanza di dati

Questo calendario tiene conto “dell’attesa di ulteriori dati di farmacovigilanza e della mancanza di dati sull’efficacia dei vaccini per i neonati prematuri”, precisa l’Alta Autorità della Sanità. Si intende inoltre “limitare le conseguenze dato un potenziale aumento del rischio di nascite premature – non significativo per questo vaccino”.

L’HAS ricorda inoltre che è necessario un periodo di quindici giorni tra la vaccinazione delle donne in gravidanza contro la pertosse e la somministrazione di Abrysvo.

Una scelta possibile da settembre

Da settembre 2024 i genitori potranno scegliere. La madre può essere vaccinata durante la gravidanza o attendere il parto per somministrare il vaccino Beyfortus al bambino. Ciò si è dimostrato efficace evitando 5.800 ricoveri tra l’autunno 2023 e l’inverno 2024. Questa soluzione è immediatamente consigliata quando la donna incinta non ha potuto essere vaccinata o in caso di immunosoppressione.

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