Influenza aviaria: la Francia torna ad “alto rischio”

Influenza aviaria: la Francia torna ad “alto rischio”
Influenza aviaria: la Francia torna ad “alto rischio”
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A meno di un mese dall’ultimo decreto, uno nuovo colloca la Francia a un “livello alto” di rischio per l’influenza aviaria.

Ormai è diventata la cosiddetta notizia “della castagna”, ogni autunno la Francia alza il livello di rischio per l’influenza aviaria, ora è “alto”.

Con l’arrivo dell’influenza aviaria vengono colpiti i primi allevamenti. In ottobre nella Saône et Loire, poi nel Morbihan. All’inizio di novembre è stato colpito un allevamento di anatre a Saint-Étienne-d’Orthe nelle Landes. Alla fine della settimana furono macellati 6.400 animali. Secondo alcuni media, l’azienda agricola avrebbe comunque vaccinato i suoi animali.

Per evitare qualsiasi rischio di diffusione del virus ad altre aziende agricole, il prefetto delle Landes ha emesso un’ordinanza che definisce delle aree riservate. Cioè 8 comuni nel raggio di 3 km (zona di protezione). E 20 i comuni interessati dalla zona dei 10 km (zona di sorveglianza).

In queste zone tutti i luoghi in cui vengono tenuti pollame e volatili in cattività sono soggetti a requisiti specifici. Gli spostamenti di pollame e altri volatili in cattività e qualsiasi introduzione di nuovi animali di questo tipo sono vietati, a meno che non venga concessa un’esenzione da parte dei servizi statali. La sorveglianza sull’HPAI viene rafforzata anche attraverso l’effettuazione degli autocontrolli resi obbligatori con decreto prefettizio.

Gli allevatori contestano queste misure restrittive

La settimana scorsa gli allevatori hanno manifestato davanti alla prefettura delle Landes.


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