Come l’Istituto Pasteur traccia le epidemie

Come l’Istituto Pasteur traccia le epidemie
Come l’Istituto Pasteur traccia le epidemie
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A meno di due mesi dai Giochi Olimpici di Parigi 2024, l’Istituto Pasteur è in massima allerta. I ricercatori dell’Unità di intervento in emergenza biologica (CIBU) dell’istituto si stanno preparando a monitorare e rintracciare i virus che potrebbero causare epidemie quest’estate. Con milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo, la minaccia di una rapida diffusione del virus è reale.

Monitoraggio dei virus e prevenzione delle epidemie

Il dottor Jean-Claude Manuguerra, capo della CIBU, spiega le sfide che il suo team deve affrontare: “Arriveranno con virus e batteri che non ci aspetteremmo necessariamente in questo periodo dell’anno. Prendiamo ad esempio l’influenza, nell’emisfero sud sarà inverno e lì l’influenza circolerà sicuramente. Dovremmo aspettarci di trovare l’influenza e piccoli focolai influenzali in questo momento. »

Analisi e diagnosi di laboratorio

Per gestire questi rischi, l’Institut Pasteur dispone di un laboratorio sicuro dove possono essere analizzati campioni potenzialmente pericolosi. Valérie Caro, responsabile della divisione di genotipizzazione degli agenti patogeni, descrive il processo: “Prepareremo prima gli ingredienti, i reagenti che permettono di rivelare il virus che potrebbe essere presente nel campione. Successivamente tratteremo il campione, estrarremo tutto il materiale genetico del virus eventualmente presente, lo mescoleremo con i reagenti che abbiamo preparato per poter effettuare la diagnosi della presenza o meno di un virus. »

Il laboratorio mobile “Glove Box”.

Anche i ricercatori del CIBU si preparano ad intervenire sul campo. Utilizzano un laboratorio mobile, soprannominato “glove box”, che consente loro di gestire i campioni dei pazienti in qualsiasi ambiente. Jessica Vanhomwegen, responsabile del centro di identificazione virale, spiega: “Quando riceviamo un campione potenzialmente infetto da un paziente, lo riceveremo in una scatola di trasporto completamente ermetica. È bloccato, non c’è alcun contatto con l’aria esterna, quindi lo inseriremo per poter sbloccare la porta e poterla aprire una volta che avremo messo le mani all’interno del vano portaoggetti per accedere il campione del paziente. »

Vigilanza costante

La sicurezza della “vano a guanti” è essenziale per evitare qualsiasi contaminazione: “Se esponiamo l’interno del vano a guanti a particelle infettive, virus, batteri che potrebbero essere presenti nei campioni che stiamo maneggiando in questo vano a guanti, in nessun caso circostanze possono costituire un pericolo per la persona che li maneggia o per l’ambiente”, assicura Jessica Vanhomwegen.

Pronti a reagire immediatamente

Per garantire un intervento rapido ed efficace, i membri della CIBU dispongono di test PCR e sequenziatori mobili per caratterizzare rapidamente i virus. Durante i Giochi Olimpici la cellula sarà in allerta 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La costante vigilanza degli scienziati dell’Institut Pasteur è fondamentale per prevenire e contenere eventuali potenziali epidemie, garantendo così la sicurezza sanitaria degli atleti, dei visitatori e della popolazione locale.

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