le notti calde aumentano il rischio di ictus

le notti calde aumentano il rischio di ictus
le notti calde aumentano il rischio di ictus
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Nel 2023, durante i quattro episodi di ondata di caldo, ci sono stati 1.500 decessi attribuibili al caldo, che rappresentano oltre il 10% della mortalità generale, secondo Sanità pubblica Francia. Tra le cause c’è l’ictus, che, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Giornale europeo del cuorecolpirebbe di più durante le notti calde.

Aumento del 7% del rischio di ictus durante il caldo estremo notturno

Volevamo comprendere l’impatto delle alte temperature notturne in termini di rischi per la salute, spiega Alexandra Schneideruno degli autori dello studio. Questo è importante perché il cambiamento climatico sta facendo sì che le temperature notturne aumentino molto più velocemente delle temperature diurne.

Per questo il team di ricercatori ha studiato i dati di circa 11.000 pazienti che hanno avuto un ictus nei mesi più caldi, cioè da maggio a ottobre, tra il 2006 e il 2020, nella regione di Augusta, in Germania. Pertanto, gli scienziati hanno osservato che il rischio di ictus è maggiore del 7% durante la notte, quando le temperature sono elevate.

Gli anziani e le donne sono particolarmente a rischio afferma il dottor Cheng He, autore principale dello studio. Si tratta principalmente di ictus con sintomi lievi che vengono diagnosticati (…) dopo notti calde.

Un aumento delle temperature dovuto al riscaldamento globale

Il riscaldamento globale è implicato in questi risultati. In effetti, i ricercatori hanno osservato un aumento del numero di ictus con l’aumento delle temperature negli ultimi vent’anni:

  • Tra il 2006 e il 2012:
    – Le notti calde hanno portato a 2 ictus aggiuntivi all’anno.
    – La temperatura media giornaliera durante la stagione calda è stata di 14,5°C.
    – La temperatura massima giornaliera è stata di 19,6°C.
    – Ci sono stati 79 giorni di caldo notturno estremo.
  • Tra il 2013 e il 2020:
    – Le notti calde hanno portato a 33 ictus aggiuntivi all’anno.
    – La temperatura media giornaliera durante la stagione calda è stata di 14,8°C.
    – La temperatura massima giornaliera è stata di 20,3°C.
    – Ci sono stati 82 giorni di caldo notturno estremo.

Questo studio ha diversi obiettivi. Il primo è quello di servire come base di lavoro per aiutare le autorità pubbliche e la ricerca a tenere meglio conto di questo rischio, che sicuramente aumenterà in futuro, per proteggere la popolazione dal caldo e quindi dagli ictus.

Inoltre, questo lavoro consentirà anche agli ospedali e ai servizi di emergenza di anticipare e prepararsi meglio all’aumento delle persone ricoverate per ictus durante le notti calde.

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