“I tumori infantili sono rari e rappresentano solo l’1% di tutti i tumori in Belgio. Per i pazienti da 0 a 19 anni, in Belgio si registrano 550 nuovi pazienti/anno, le patologie più comuni sono leucemia, linfomi e tumori al cervello. In Belgio abbiamo 6 centri di oncologia pediatrica”.
Quali cure per i bambini oggi?
1. La chemioterapia rimane la base del trattamento per la leucemia. Da diversi anni siamo in grado di offrire approcci innovativi per questi pazienti: terapia mirata, CAR T-cell.
2. Per i pazienti affetti da tumori solidi, la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia rimangono la base. Per alcune patologie disponiamo anche di terapie mirate e immunoterapia.
3. Si stanno facendo progressi nelle tecniche di irradiazione per ridurre la tossicità a lungo termine di questi trattamenti.
4. Quando un genitore dovrebbe preoccuparsi della salute del proprio figlio? “I genitori non dovrebbero mai esitare a consultarsi: i segnali sono molto diversi da un cancro all’altro. Una delle caratteristiche del cancro infantile è che progredisce molto rapidamente. Molto più veloce che per un adulto. D’altro canto, la tolleranza ai trattamenti è migliore nei bambini che negli adulti e la risposta al trattamento è generalmente rapida nei bambini.
5. La buona notizia: la sopravvivenza dei bambini colpiti dalla malattia aumenta notevolmente. “Oggi siamo passati dal 20% degli anni ’60… all’80% di sopravvivenza globale. Questo dà una vera speranza. In alcuni casi abbiamo anche cura di applicare una de-escalation terapeutica (trattamenti alleggeriti per risultati simili o addirittura migliori) riducendo le dosi di chemioterapia utilizzate nei pazienti la cui prognosi è eccellente”.
6. In questa specifica assistenza è importante un altro dossier: il nuovo centro di riferimento AYA (Adolescenti e Giovani Adulti). “In qualità di Centro di riferimento AYA del Jules Bordet Institute e di Huderf, miglioriamo la cura degli adolescenti e dei giovani adulti affetti da cancro. Hanno bisogni unici e devono rispondere a sfide specifiche, comprese quelle psicosociali, emotive e mediche. Li aiutiamo nel passaggio dall’adolescenza al mondo adulto (istruzione, carriera, relazioni sociali, vita quotidiana, ecc.) affinché possano reintegrarsi pienamente nella società dopo il cancro e, soprattutto, pensare al loro futuro».
uri
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