RAPPORTO. “Qui l’acqua del fiume serve a tutto”, a Mayotte il colera, indicatore di povertà

RAPPORTO. “Qui l’acqua del fiume serve a tutto”, a Mayotte il colera, indicatore di povertà
RAPPORTO. “Qui l’acqua del fiume serve a tutto”, a Mayotte il colera, indicatore di povertà
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Avvicinandosi all’insediamento informale Kirson a Koungou, un furgone bianco avanza finché la strada non si ferma. Scendono due persone, completamente coperte in tuta bianca, con una maschera FFP2 sul naso. “Stiamo venendo a disinfettare tre case, in cui ci sono sospetti di colera”, indica Mohamadi Mdiassari, responsabile della mobilitazione sociale presso l’Agenzia sanitaria regionale (ARS) di Mayotte. È qui che si concentra la maggior parte dei casi rilevati nel 101esimo dipartimento da metà marzo. 58 in totale e potenzialmente altri tre da giovedì 9 maggio. Il giorno prima, una bambina di 3 anni era morta qui a causa della malattia.

“Qui l’acqua del fiume serve per tutto”

In questo distretto sono sistemate circa 5.000 persone. Vivono tutti lungo il fiume, che divide in due la baraccopoli. Nessuno ha l’acqua corrente qui. La fontana più vicina si trova a diverse centinaia di metri e funziona solo due giorni su tre, salvo tagli d’acqua. Restrizioni che scandiscono la vita quotidiana degli abitanti di Mayotte da un anno e mezzo,…” Qua,…

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