I Vignaioli Aviatori hanno preso il volo

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Dal 22 al 26 aprile, tutta Bordeaux ha vissuto al ritmo dei Primeurs, il culmine della vita nei vigneti della Gironda. Tutta la città? No, alcuni viticoltori irriducibili del sud-ovest avevano aperto un negozio all’Avant-Comptoir du Palais per far degustare i loro vini. Ritorno alla degustazione.

Siamo soprattutto amici, condividiamo la stessa visione del vino” avanzare Bastien Caubeyre di Château d’Aydie. Creato di recente, il collettivo Aviateurs Vignerons riunisce sei viticoltori di Madiran e Jurançon. “Abbiamo scelto questo nome per simboleggiare la nostra voglia di spiccare il volo come giovani trentenni appassionati dei vini del Sud-Ovest.” spiega Bastien. “Vogliamo rompere i cliché spesso associati alla nostra regione vinicola intraprendendo un’avventura audace e innovativa.“, lui continua.

Accolto da Julien Camdeborde – fedele ambasciatore bernese – l’atmosfera stride con la serietà delle degustazioni dei Primeurs che hanno scandito la settimana. “Cerchiamo questo spirito di festa, di convivialità che è intrinsecamente legato alla nostra identità” sorride Maxime Salharang di Clos Larrouyat nel Jurançon. Il relax non cancella la qualità dei suoi vini, degustati nell’annata 2022 Comète – un blend di Camaralet e Petit-Manseng – è ancora una volta un’annata di fascia alta, più ricca dell’annata precedente, conservando la sua tensione identitaria.

A sinistra Franck Lihour – Domaine Castera, a destra Simon Capmartin – Domaine Capmartin

Il trittico Jurançonnais è completato dal Domaine Castéra di Franck Lihour e il Domaine Bellegarde di Maxime Labasse. Il primo, con sede nella cittadina di Monein, si è affermato in Corsica, Borgogna, Champagne ma anche negli Stati Uniti e in Sud Africa. Il ritorno a casa è notevole con alcuni dei vini più apprezzati della denominazione. Al Domaine Bellegarde, degustazione dell’annata La Pierre Blanche 2006, di bella mineralità e apprezzabile equilibrio, che conferma il bel potenziale di invecchiamento di questi assemblaggi.

A Madiran, il collettivo riunisce tre protagonisti della denominazione: i vini del Famiglia Laplace, quelli del Domaine Laougué e le cuvée di Simon Capmartin dell’omonima proprietà. Troviamo – in rosso – diverse interpretazioni del Tannat che rispolverano l’immagine preconcetta che abbiamo di questo storico vitigno. Allo Château d’Aydie, un’annata Madiran senza solfiti aggiunti è una delle novità della struttura.

Sylvain Dabadie – Domaine Laougué

Questa settimana, a Bordeaux, i viticoltori Aviator hanno preso il volo, con la testa tra le nuvole e i piedi saldamente ancorati alla terra. “Aspiriamo ad esplorare nuovi orizzonti, per portare una prospettiva fresca e dinamica alla ricchezza vinicola della nostra regione” conclude Bastien Caubeyre.

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