Seconda campagna di vaccinazione contro il virus della poliomielite per i bambini nella Striscia di Gaza

Seconda campagna di vaccinazione contro il virus della poliomielite per i bambini nella Striscia di Gaza
Seconda campagna di vaccinazione contro il virus della poliomielite per i bambini nella Striscia di Gaza
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Una nuova campagna di vaccinazione antipolio inizia oggi nella Striscia di Gaza. Questa iniziativa, che durerà 12 giorni, mira a proteggere centinaia di migliaia di bambini da questa malattia debilitante.

La campagna, frutto della collaborazione tra le autorità israeliane e le organizzazioni internazionali, è stata preparata con cura. Ieri funzionari dell’Unità di coordinamento delle attività governative nei territori (COGAT) hanno definito i dettagli con i rappresentanti delle Nazioni Unite e di altri organismi internazionali. “Questa operazione dimostra il nostro impegno per la salute dei civili, anche in tempo di guerra”, ha affermato un portavoce del COGAT, sottolineando l’importanza di questa iniziativa.

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Un bambino palestinese ferito in un attacco aereo israeliano viene trasportato giovedì 1 gennaio all’ospedale Al Aqsa a Deir al Balah, nella Striscia di Gaza.Foto AP/Adel Hana

La campagna si svolgerà in tre fasi, che copriranno l’intera Striscia di Gaza: 14-17 ottobre: ​​Gaza centrale; 19-22 ottobre: ​​Gaza meridionale; 23-25 ​​ottobre: ​​Gaza settentrionale

Ogni giorno le vaccinazioni verranno effettuate dalle 6:00 alle 14:00, consentendo un’ampia copertura della popolazione target. L’operazione rappresenta un vero e proprio tour de force logistico. Dall’inizio del conflitto, più di 341.000 fiale di vaccino antipolio sono state trasportate attraverso il valico di Kerem Shalom, ovvero quasi 4,7 milioni di dosi. Per questa nuova campagna, la settimana scorsa sono state consegnate 16.350 bottiglie aggiuntive.

“Il coordinamento tra l’IDF, il COGAT e le organizzazioni internazionali è stato fondamentale per garantire la sicurezza delle équipe mediche e l’accesso della popolazione ai centri di vaccinazione”, spiega un esperto di sanità pubblica coinvolto nell’operazione. Questa campagna fa parte di uno sforzo umanitario più ampio. Dall’inizio del conflitto, Israele ha facilitato l’ingresso a Gaza di oltre 54.000 camion di aiuti, di cui quasi 39.000 carichi di cibo. Sono stati inoltre allestiti quattordici ospedali da campo e distribuite oltre 26.000 tonnellate di attrezzature mediche.

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