Secondo un nuovo sondaggio pubblicato su PLOS One, le persone con misofonia tendono a convivere con livelli di stress più elevati.
Lo studio ha incluso 143 adulti che vivevano negli Stati Uniti con misofonia. L’età media dei partecipanti era di 37 anni e il 68% di loro erano donne. La ricerca è stata condotta da dicembre 2019 a dicembre 2022.
I partecipanti hanno completato valutazioni sul grado della loro misofonia, sui loro possibili disturbi psichiatrici, sui loro possibili sintomi della sindrome da stress post-traumatico, sul modo in cui percepiscono lo stress e sul loro livello di stress percepito (acuto o meno).
Misofonia: le persone colpite percepiscono maggiormente lo stress
I risultati hanno mostrato che il 33% dei partecipanti aveva vissuto un disturbo traumatico almeno una volta nella vita. Tra questi, il 22% soffriva di disturbo da stress post-traumatico. Gli eventi traumatici più comuni sono stati gli incidenti di trasporto (52% dei partecipanti), le esperienze sessuali indesiderate (36%), i disastri naturali (32%) e la morte improvvisa di una persona cara (29%).
Quanto più gravi erano i sintomi della misofonia, tanto più erano associati a livelli più elevati di “stress percepito” e di “stress acuto”. Il legame con il “stress percepito” era il più forte.
“Questi risultati suggeriscono che i processi legati allo stress possono essere bersagli terapeutici per gli adulti affetti da misofonia”, concludono gli autori dello studio.
Misofonia: quali sono i rumori più fastidiosi?
La misofonia è un’avversione intensa e irrazionale verso suoni o rumori specifici. Ecco quelli citati più frequentemente:
– battere le dita su una tastiera,
– rumori della bocca o della masticazione,
– russare,
– rumori nasali,
– suono dei cubetti di ghiaccio in un bicchiere,
– digrignamento dei denti,
– aspirazione di un liquido attraverso una cannuccia,
– clic della lavatrice.
“Considerata un disturbo psicologico a sé stante, si ritiene che la misofonia sia causata dall’iperattivazione della corteccia insulare inferiore (questa è la regione del cervello che ci consente di dirigere la nostra attenzione su ciò che accade intorno a noi)” specifica la Fondazione dell’Udienza.