uno studio rivela 2 nuovi fattori di rischio insospettabili (da monitorare a tutti i costi)

uno studio rivela 2 nuovi fattori di rischio insospettabili (da monitorare a tutti i costi)
uno studio rivela 2 nuovi fattori di rischio insospettabili (da monitorare a tutti i costi)
-

Un recente studio ha evidenziato due nuovi elementi che potrebbero aumentare il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. Questi due fattori inaspettati richiedono la nostra maggiore vigilanza, secondo gli scienziati responsabili della scoperta.

Un nuovo studio lo ha appena rivelato due fattori di rischio inattesi che potrebbe aumentare le possibilità di sviluppo La malattia di Alzheimer. Se alcuni fattori sono già ben noti, questi due nuovi fattori appena individuati dai medici potrebbero cambiare il modo in cui comprendiamo e ci proteggiamo da questa patologia. Adattando le nostre abitudini e adottando misure preventive, è infatti possibile farlo proteggere meglio il nostro cervello contro l’Alzheimer.

La malattia di Alzheimer, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, è spesso legata a fattori di rischio ben consolidati come l’età, il fumo, la storia familiare e l’ipertensione. Ma, come riportato Salute di destinazionelo ha rivelato uno studio condotto dai ricercatori della Cleveland Clinic (Ohio, Stati Uniti). due nuovi elementi potrebbero inoltre aumentare il rischio di soffrire di questa malattia.

Il resto dopo questo annuncio

Quali sono i due nuovi fattori di rischio individuati?

Questi due fattori insospettabili sono dovuti solo a perdita della vista et colesterolo LDL altopiù comunemente noto come colesterolo “cattivo”. Per quanto riguarda la perdita della vista, i ricercatori hanno scoperto che potrebbe effettivamente svolgere un ruolo nello sviluppo del morbo di Alzheimer, proprio come aveva dimostrato un precedente studio sulla perdita dell’udito. Ma come spiegare questo? Quando la vista diminuisce, il il cervello riceve meno informazioni sensorialiQuale diminuisce la sua attività e, in definitiva, può promuoverlo degenerazione. La perdita della vista potrebbe anche limitare la capacità di fare esercizio fisico, interagire socialmente o impegnarsi in attività stimolanti. Questi fattori, essenziali per una buona salute del cervello, sono direttamente influenzati dalla perdita della vista.

Il resto dopo questo annuncio

Per quanto riguarda il colesterolo LDL alto, o colesterolo “cattivo”, sappiamo già che fa male al cuore, ma si scopre che può colpire direttamente anche il cervello. Quest’ultimo è particolarmente sensibile ai problemi di circolazione sanguigna, perché è pieno di piccoli vasi. Se questi i vasi sanguigni sono bloccati a causa del colesteroloIL il cervello può mancare di ossigeno e sostanze nutritiveche, a lungo termine, può contribuire alla degrado delle funzioni cognitive. Gli autori dello studio sottolineano che alti livelli di colesterolo LDL danneggiano il cuore e i vasi sanguigni e che il cervello, ricco di piccoli vasi, sarebbe particolarmente vulnerabile a questo effetto.

Il resto dopo questo annuncio

Sintomi da tenere d’occhio per evitare l’Alzheimer

Svelando questi nuovi fattori di rischio, gli esperti lo sottolineano prevenzione è più importante che mai. Sottolineano l’importanza di prendersi cura della vista e di monitorare il colesterolo, soprattutto con l’avanzare dell’età. “Se una persona soffre di perdita della vista o di colesterolo LDL alto, la chiave è cercare un trattamento”assicurano. “Se sei preoccupato per la tua vista, consulta il tuo oculista. Se hai un livello elevato di LDL, o se si tratta di una malattia ereditaria, è importante consultarlo regolarmente. E se il tuo medico ti consiglia una dieta adeguata, fare esercizio fisico o assumere farmaci cura, seguite i suoi consigli”, ricordano inoltre. In altre parole, non prendere mai alla leggera questi sintomi e parlare direttamente con il medico per adattare il trattamento.

Il resto dopo questo annuncio

Sebbene il legame preciso tra questi due fattori e la malattia di Alzheimer non sia ancora del tutto chiarito, questo studio segna un passo importante nella ricerca. Gli scienziati continuano a indagare sui meccanismi che collegano questi disturbi al declino della funzione cerebrale, sperando di riuscire a elaborare nuove strategie per prevenire o curare meglio la malattia in futuro. È sempre più chiaro che per mantenere un cervello sano non dobbiamo concentrarci solo su fattori come l’età o l’ipertensione, ma anche su elementi meno discussi, come la vista o il colesterolo.

Capo sezione

Diritti delle donne e dei bambini, violenza, femminismo, genere, discriminazione, genitorialità, educazione, psicologia, salute, coppia, sessualità, social network…. Joséphine ama decifrare tutte le questioni sociali che guidano il nostro mondo…

-

PREV Di fronte alle infezioni virali, l’ospedale universitario di Angers è dotato di un’unità unica in Francia
NEXT La diagnosi di tumore al seno si effettua in un giorno presso il “Breastday Center”