I virus adorano la CO2 e questa non è una buona notizia

I virus adorano la CO2 e questa non è una buona notizia
I virus adorano la CO2 e questa non è una buona notizia
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Nel cuore della crisi Covid, ci è stato consigliato, per limitare i rischi di trasmissione, di ventilare i locali in cui più persone potevano incontrarsi. E lo confermano oggi sulla rivista ricercatori dell’Università di Bristol (Regno Unito). Comunicazioni sulla natura che il consiglio era saggio. Forse anche più di quanto gli scienziati avessero immaginato all’epoca.

La CO2 aumenta la durata della vita dei virus

Ricorda che durante il pandemiapandemiadelle sensorisensori di anidride carbonica (CO2) sono stati utilizzati per giudicare il ventilazioneventilazione edifici. Il CO2 e il virus, infatti, sono entrambi presenti nelariaaria mentre espiriamo. Ma questa volta i ricercatori vanno un po’ oltre. Si segnala, infatti, che la presenza di CO2 nell’aria permette al virus di sopravvivere più a lungo. Con un rischio di contagio che quindi aumenta di conseguenza.

Covid-19: più CO2 c’è, maggiore è il rischio di contaminazione

I ricercatori hanno testato il comportamento di SARS-CoV-2SARS-CoV-2 a concentrazioni di CO2 che vanno da 400 parti per milione (ppmppm) – il livello approssimativo dell’aria esterna – a circa 6.500 ppm. E si scopre che da 800 ppm è un livello considerato “ben ventilato” – aumenta l’aerostabilità virale. Dopo 40 minuti, rispetto all’aria pulita, rimanevano infettivi circa 10 volte più virus quando l’aria aveva una concentrazione di CO2 simile a quello di una stanza affollata – o 3.000 ppm. Una questione di pH, secondo i ricercatori. Perché se le goccioline esalate contenenti SARS-CoV-2 hanno un pH elevato che ne riduce rapidamente la contagiosità, l’acidità della CO2 li rende di meno alcalinoalcalino.

I virus potrebbero apprezzare il riscaldamento globale

Aprendo il finestrefinestrequindi non solo possiamo rimuovere fisicamente il virus da una stanza, ma anche evitare che le goccioline perdano la loro consistenza tossicitàtossicità per lui lasciando entrare aria meno carica di CO2.

Il problema è che climatologiclimatologi annunciare che entro la fine del nostro secolo, i livelli di CO2 potrebbe salire a più di 700 ppm nella nostra atmosfera, contribuendo non più solo all’aumento del riscaldamento globale, ma anche a una migliore trasmissione dei virus.

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