In 20 minuti abbiamo potuto effettuare un teleconsulto telefonico con un medico di medicina generale con sede a Parigi. Sin dall’inizio segnaliamo che il nostro medico curante non è disponibile e adduciamo la scusa del mal di schiena, possibile lombalgia. Che scende lungo una coscia. Pur precisando che, qualche mese fa, l’assunzione di Tramadol aveva contribuito ad alleviare questo dolore.
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Il medico fa qualche domanda sul dolore, chiede se gli antinfiammatori danno sollievo. Ripetiamo quindi che solo il tramadolo ha qualche effetto su questo dolore. Alla fine della consultazione, il medico fa una diagnosi: sciatica. E accetta di prescriverci il Tramadolo accompagnato dal Ketoprofene, un antinfiammatorio. Mentre consiglia sedute di fisioterapia. In farmacia, con la tessera vitale, potremo poi procurarci questo oppiaceo. Rimborsato dalla previdenza sociale.
Tuttavia, effettuando una ricerca sul sito Qare, la piattaforma di teleconsulto medico, abbiamo trovato questo paragrafo: “Buono a sapersi: il trattamento con tramadolo viene talvolta utilizzato per alleviare il mal di schiena. Questo antidolorifico di livello 2 fa parte della famiglia degli oppiacei e può essere venduto solo con prescrizione medica. Tuttavia, è raramente prescritto nel teleconsulto. »
Dal 1° dicembre 2024 i medicinali contenenti tramadolo, codeina e diidrocodeina verranno dispensati solo dietro presentazione di una ricetta sicura. E questo, per evitare abusi… Questo tipo di prescrizione deve rispondere a criteri volti a renderla a prova di manomissione: menzione di informazioni obbligatorie prestampate in blu per identificare il prescrittore, comparsa di una filigrana raffigurante un caduceo, presenza di quadrati in microlettere, peso minimo fissato a 77 g/m2… Il dosaggio, la posologia e la durata del trattamento devono essere scritti per intero.
