Casi di morbillo rilevati a Millau

Casi di morbillo rilevati a Millau
Casi di morbillo rilevati a Millau
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Negli ultimi giorni sono stati segnalati cinque casi di morbillo tra il centro per la prima infanzia di Millau e la scuola Calandreta.

L’autunno è arrivato e sono comparsi i primi virus. In questi giorni, diversi medici di base di Millau hanno manifestato preoccupazione per l’osservazione di cinque casi di morbillo tra il centro per la prima infanzia e la scuola Calandreta. “Mia moglie è la dottoressa dell’asilo nido, abbiamo lavorato in collaborazione con altri medici di medicina generalesottolinea il dottor Emmanuel Bosc, che ha voluto comunicare questo per sensibilizzare i genitori e invitarli a contattare i loro medici curanti. Non ricordo un’epidemia del genere.”

Sabato 21 settembre, una trentina di persone sono state vaccinate dai medici di medicina generale di Millau nell’ambito di una campagna di emergenza organizzata per “stroncarlo sul nascere” All’inizio dell’epidemia, la priorità viene data ai bambini che frequentano la scuola e l’asilo nido.

Perché se “Gli antichi paragonavano il morbillo alla varicella”Negli adulti la malattia può trasformarsi in un’infezione dei polmoni o delle meningi; i bambini sono a rischio di convulsioni con coinvolgimento polmonare; il morbillo è principalmente causa di aborti spontanei o parti prematuri nelle donne incinte. “Abbiamo ancora un bambino di meno di un anno sotto ossigeno, ce la farà ma può essere preoccupante”illustra il dottor Emmanuel Bosc.

La mancanza di vaccinazione

Sebbene un vaccino contro il morbillo sia disponibile da oltre 40 anni e sia raccomandato da diversi anni, è obbligatorio per i bambini nati dopo il 1° anno di età.È Gennaio 2018. “Esiste chiaramente la volontà dei genitori di non far vaccinare i propri figli; l’obbligo di farlo non viene comunque rispettato”osserva il medico di medicina generale.

In collegamento con l’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS), i medici di medicina generale di Millau hanno ricevuto lunedì a mezzogiorno una risposta in cui si chiedeva loro di ringraziarli per aver realizzato questa campagna di vaccinazione d’urgenza.

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