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I trattamenti antitumorali standard possono promuovere la metastasi rilasciando DNA e particelle che trasportano proteine dalle cellule tumorali morenti, suggerisce un nuovo studio
BOMBAYIndia, 28 marzo 2024 /PRNewswire/ — Il cancro si diffonde dal tumore primario ad altre parti del corpo attraverso il sangue o il sistema linfatico in un processo chiamato metastasi. Questo di solito rappresenta uno stadio avanzato della progressione della malattia ed è spesso fatale. Ecco perché la prevenzione delle metastasi rimane uno degli obiettivi principali in oncologia.
Nell’ambito di questi sforzi, il prof Indraneel Mittradel Centro Avanzato per il Trattamento, la Ricerca e l’Educazione sul Cancro (ACTREC), India, hanno fatto luce sulle cause delle metastasi.
Il gruppo del professor Mittra si concentra sulle particelle di cromatina libere da cellule (cfChP), piccole strutture composte da frammenti di DNA e proteine specializzate chiamate istoni, che vengono rilasciate quando le cellule muoiono. Il gruppo ha scoperto che queste particelle, una volta rilasciate dalle cellule tumorali morenti e riassorbite da cellule sane distanti, potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nella formazione di nuovi tumori.
I risultati, pubblicato in PLOS Uno, sono il risultato di esperimenti condotti su topi a cui sono state trapiantate cellule di cancro al seno umano (xnografts) per indurre il cancro. I ricercatori hanno trattato i tumori primari di questi topi con chemioterapia, radioterapia localizzata o intervento chirurgico e poi hanno cercato la presenza di DNA e proteine umane nel cervello dei topi. Utilizzando tecniche di microscopia a fluorescenza, abbiamo rilevato più segnali co-localizzati di DNA umano e co-proteine umane nelle cellule cerebrali dei topi. Il numero di segnali è aumentato notevolmente dopo uno qualsiasi dei tre tipi di trattamentoha rimarcato il professor Mittra.
I ricercatori hanno poi verificato se il blocco degli effetti del cfChP avrebbe cambiato i risultati. Come previsto, la concentrazione di DNA umano e di oncoproteine nelle cellule cerebrali dei topi è diminuita significativamente nei topi trattati con un agente disattivante cfChP.
Questo studio ha importanti implicazioni per la riorganizzazione della biologia e del trattamento del cancro. Il professor Mittra ha concluso: Futuri esperimenti a lungo termine dovrebbero aiutare a determinare se gli agenti disattivanti il cfChP, somministrati contemporaneamente ai trattamenti antitumorali, potrebbero aiutare a prevenire la diffusione delle metastasi. Utilizzati in aggiunta ai trattamenti antitumorali, questi agenti avrebbero il vantaggio aggiuntivo di prevenire alcuni degli effetti collaterali tossici della chemioterapia e della radioterapia.
Riferimento
Titolo: Gli interventi terapeutici sugli xenotrapianti di cancro al seno umano promuovono la diffusione sistemica di oncogeni (gli interventi terapeutici sugli xnotrapianti di cancro al seno umano promuovono la diffusione sistemica di oncogeni)
Giornale:PLOSOne
DOI: 10.1371/journal.pone.0298042
Contatto con i media:
Dott.ssa Indraneel Mittra
Centro avanzato per la ricerca e l’educazione sul trattamento del cancro, Tata Memorial Center (ACTREC)
Telefono: +91(022) 27405000 / 68735000 int.-5136
E-mail:[email protected]
Sito web:http://www.actrec.gov.in/pi-webpages/DrIndraneelMittra/
Foto:https://mma.prnewswire.com/media/2371768/Circifying_cell_free_chromatin.jpg
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Comunicato inviato 28 marzo 2024 03:00 e distribuito da: