“Non sono un danno collaterale” ()

“Non sono un danno collaterale” ()
“Non sono un danno collaterale” (Rugby)
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Davanti agli alunni della scuola elementare di Ossen, piccolo villaggio sopra Lourdes, Mathias Dantin, che compirà 19 anni il 30 dicembre, è venuto a parlare della sua disabilità. Quadriplegico dal 14 dicembre 2022, dopo aver subito quanto descritto dai giudici, nella citazione al processo che si terrà martedì a Tarbes, dalle ore 13,30, di “placcaggio cattedrale ritardato”racconta la sua devastata quotidianità con una naturalezza che incute rispetto. Mostra le dita giunte che non gli obbediscono più e il piccolo uncino che gli permette di afferrare la borraccia; spiega che non può più liberarsi da solo, che un'infermiera gli somministra una supposta ogni mattina – “sai cos’è una supposta? » chiede ai bambini – per “forzare la cacca” ; che ogni tre o quattro ore, giorno e notte, qualcuno deve aiutarlo “inserisci un lungo tubo nel suo pene” così può fare pipì; che non può leggere un libro da solo o prendere il telefono se cade. “All'improvviso mi sono ritrovato nel corpo di qualcun altro, lui immagina, Sono un adulto con le capacità di un bambino che deve essere aiutato a mangiare e a fare i suoi bisogni. »

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