Più se ne parla, più la tendenza assomiglia sempre più a un’osservazione. E i risultati di questi primi due weekend di Coppa dei Campioni non fanno altro che rafforzare questa impressione che aleggia sulla Francia e sull’Europa del rugby, dal post-Covid.
Al di là dell'11/16 ottenuto complessivamente dai club francesi, sono piuttosto i 125 punti segnati dallo Stade Toulousain che, oltre a entusiasmare qualsiasi appassionato di gioco, sollevano interrogativi. A memoria d'osservatore, mai un club iscritto alla Coppa dei Campioni aveva iniziato la competizione così forte. E questo, a pochi mesi dalla vittoria della precedente edizione, ve lo ricordiamo.
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Un inizio in stile Max Versptappen, unito ad una prestazione impeccabile anche dello Stade Rochelais, che lascia intendere che la Coppa del Campionato ha ancora una volta forti possibilità di restare in Francia nel 2025. Cocorico.
Per Boudjellal una sola soluzione
Dal 2021, ricordiamo, le ultime 4 edizioni del “CE” sono state vinte da Tolosa o La Rochelle. Il che, di fronte al dominio abbastanza schiacciante del tricolore, ha fatto dire a Mourad Boudjellal la settimana scorsa per L'Equipe, con il suo senso della formula: “Presto la Coppa dei Campioni sarà la Coppa di Francia.“
È proprio l’ex presidente del RCT, tre volte vincitore del concorso tra il 2013 e il 2015, a dare il suo unico mezzo per contrastare l’egemonia francese, e in particolare Tolosa. “A nessuno importa se lo Stade Toulousain è più forte del 5° posto nel campionato inglese, lo sappiamo già.“
Per lui, affinché il rugby europeo resti attrattivo, la soluzione sta nel Mondiale per club. Dove ci sarebbe solo il Leinster che probabilmente causerebbe problemi a Dupont e alle sue truppe, ma potenzialmente anche agli Auckland Blues o ai Waikato Chiefs. Anche se i Crusaders non sono più quelli che erano ai tempi di Scott Robertson.
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La prima edizione è prevista per il 2028, in attesa di sapere se questo format potrà essere ripetuto anche in futuro. È giunto il momento di rispondere all'ultima invettiva di Mourad, sottolineando che l'Exeter, spazzato via 21 a 64 in casa dal Tolosa questa domenica, non era quinto in Premiership ma ultimo morto.
Ma diciamolo anche, non sono sicuro che i “grandi nomi” d'oltremanica, Bath, Bristol o Northampton, avrebbero fatto molto meglio…