l'essenziale
La vittoria ottenuta sabato 16 novembre dai Blues contro la Nuova Zelanda allo Stade de France (30-29) non ha convinto del tutto un personaggio del Rugby francese, come ha spiegato sulle colonne del Midi Olympique.
Bernard Laporte non ha mai avuto la lingua in tasca. Così, commentando il successo ottenuto dai Blues sabato a Saint-Denis, l'ex allenatore (1999-2007) e presidente della FFR (2016-2023) è andato un po' contro l'ottimismo prevalente che emerge, più per il carattere visualizzato rispetto al contenuto. Interrogato sulle colonne del Midi Olympique questo lunedì 18 novembre sulla possibilità che questo terzo successo consecutivo contro i vice-campioni del mondo possa essere un atto fondativo, l'attuale direttore del rugby del Montpellier ha immediatamente respinto: “No, quello, E' una cosa da giornalisti.”
E a sostegno della sua tesi: “La mia sensazione è che abbiamo dato loro 40 punti nella partita del 2021 (40-25, ndr), che li abbiamo spazzati via nella partita d'esordio della Coupe du world (27-13, ndr) ) e che questa volta abbiamo quasi perso. La conclusione che traggo è che i Neri sono rimasti indietro buco, oggi, non è più la stessa musica quindi non ho la tua stessa analisi.”
Tuttavia, l’ex mediano di mischia voleva comunque sfumare la sua analisi con il bisettimanale. “Dopo è ovvio che per Fabien (Galthié, ndr) e i giocatori battere i Blacks fa sempre bene alla fiducia. Il simbolismo è forte, dà energia”. Prima dell’avvertimento: “Ma non entusiasmiamoci: la squadra che oggi domina il mondo è il Sud Africa”.
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