Dopo la correzione ricevuta a Valence (42-19) l'ultima giornata, Brive è con le spalle al muro. Dovrà reagire questo venerdì (21) allo Stadium, contro il Colomiers.
Soprattutto non andate a dire, in giro per lo Stadium, che il CA Brive è in crisi. Questa parola è stata ignorata da tutti i Corrézien presenti in conferenza stampa questo giovedì, alla vigilia della partita.
“No, non siamo in crisi”, ha detto Hugo Verdu, titolare della mischia. “Abbiamo vissuto un periodo minimo di due partite con partite infruttuose e vogliamo riscattarci. Ma non siamo in crisi, tutt’altro”, ha insistito il numero 9.
premio Thierry Blandinières, presidente del CA Brive: “Se i giocatori non vogliono unirsi a noi, possono andarsene”
Tuttavia, dopo la lezione ricevuta venerdì sera a Valence, c'è da giurare che Brive è effettivamente caduto in quelli che sembrano i sussulti dell'inizio di una crisi, tra le dichiarazioni del presidente Thierry Blandinières – “se ci sono giocatori che non vogliono per impegnarsi con noi, possono andarsene” – e questo incontro estemporaneo domenica pomeriggio su richiesta del personale al posto della formazione inizialmente prevista.
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Un incontro destinato a rimettere le cose a posto e a far scoppiare gli ascessi, se necessario. “Era importante parlarsi per capire dove tutti volevano arrivare e come noi volevamo arrivarci. Avevamo tutti bisogno di sapere se stavamo andando nella stessa direzione”, ha spiegato Sitaleki Timani.
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Per Asier Usarraga era importante anche dire le cose velocemente nella settimana di preparazione al Colomiers. “Quando sentiamo che ci sono piccole cose che non vanno bene, dobbiamo risolverle rapidamente affinché non diventino più importanti. Abbiamo discusso, scambiato per cambiare mentalità”, confida il nazionale spagnolo che sarà preziosissimo nelle fasi di ruck.
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Per evitare definitivamente nodi al cervello e vedere riaffiorare i fantasmi della scorsa stagione, con questa sconfitta contro il Soyaux Angoulême in piena Fiera del Libro, il CA Brive deve quindi alzare la testa. Dimostrare desiderio è un minimo, carattere e soprattutto solidarietà collettiva.
Ritrova il piacere
Insomma, tutto quello che mancava alla Drôme. Ma come si fa a passare dal nulla al tutto in una sola settimana? Una parola veniva spesso in bocca a Corrèze: piacere. Lo stesso che è mancato nelle ultime settimane.
“Dobbiamo avere fiducia nel nostro gioco e in ciò che mettiamo in campo. Davanti dobbiamo essere forti per permettere ai nostri tre quarti di divertirsi. Abbiamo talento ma dobbiamo liberarci e ritrovare il piacere”, continua Asier Usarraga. Storia, anche, dell'inizio di un nuovo capitolo.
Beniamino Pommier