Top 14 – “Sentire il rischio di retrocedere è grande”, testimonia Billy Vunipola (Montpellier)

Top 14 – “Sentire il rischio di retrocedere è grande”, testimonia Billy Vunipola (Montpellier)
Top 14 – “Sentire il rischio di retrocedere è grande”, testimonia Billy Vunipola (Montpellier)
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Billy Vunipola ha parlato al Times: racconta i motivi del suo arrivo a Montpellier e il piacere di aver ritrovato la pressione del risultato, la possibilità di unirsi a Tonga o addirittura la sua condanna a Maiorca lo scorso aprile.

Billy Vunipola è stata una delle reclute stellari dell'ultima offseason. La MHR ha registrato l'arrivo del nazionale inglese, firmando una delle migliori mosse tra i Top 14 club. Ha lasciato il segno anche il potente numero 8. offrendo fantastiche gite per le otto partite (in otto giorni) che ha giocato. Una scelta di cui non si pente, come indicato ai colleghi di Volte : “Ho ritrovato il mio livello di gioco dove l'avevo lasciato. Porto la palla dalle 18 alle 20 volte a partita perché devo, dobbiamo vincere. Spesso mi dico: “Devo essere lì o deluderò la mia squadra.” Il rischio di retrocedere è enorme. Mi piace l’aspetto di dover inseguire le vittorie, non le prestazioni”.

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Questo è uno dei motivi principali per il suo arrivo nell'Héraultcon partecipazione finanziaria agli studi giuridici del padre: “Vincere a volte non bastava. Abbiamo avuto così tanto successo che addirittura ne abbiamo soffertospiega l'uomo che trascorse undici stagioni con i Saraceni. C'era sempre questo sentimento di frustrazione, “avremmo potuto fare meglio”. E la nostra operazione è durata così a lungo che sapevamo in anticipo tutto ciò che sarebbe stato fatto il giorno successivo. Volevo rompere quel ciclo.

Non voglio dare a Tonga “gli avanzi”

A Montpellier, Billy Vunipola ha scoperto un club salvato per due piccoli punti nell'élite durante la partita di adesione (vinta contro il Grenoble) a fine stagione. “Non è colpa dei Saracens, ma non c'è mai stata quella pressione di dover vincere una partita a tutti i costi. Sono venuto per questo”.

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Il suo contratto biennale al Montpellier lo tiene lontano dalla selezione inglese. Ma aspettando tre anni (la sua ultima selezione risale alla semifinale di Coppa del Mondo persa contro gli Springboks), potrebbe rappresentare Tonga, la sua seconda nazionalità sportiva, in particolare per la Coppa del Mondo 2027. Ma non è nelle sue idee: “Ho preso la mia decisione. Se l'Inghilterra non mi seleziona, non voglio dare Tonga “i resti”. Sostengo l'Inghilterra con tutto il cuore.”

Ho fatto uno stupido errore

Sempre sul quotidiano britannico, Billy Vunipola racconta le sue difficoltà con l'alcol e le relazioni che questo gli ha causato. L'ultima è avvenuta a Maiorca lo scorso aprile. Il nazionale inglese (31 anni, 74 presenze), ubriaco, fuori controllo e seminudo, ha aggredito lo staff dell'Epic Bar di Palma. Invitandolo – invano – a lasciare il locale, lo stesso personale ha dovuto chiamare alle 4.30 la polizia locale, che è stata costretta a sparargli due volte con il taser per metterlo a terra. “Non sono un combattente per natura.”ha detto, ignorando le voci di un conflitto con la polizia (li avrebbe minacciati con sedie e bottiglie). Alla fine è stato condannato a quattro mesi di reclusione con sospensione della pena e a una multa di 240 euro per aver insultato un agente ed essere stato ubriaco in uno spazio pubblico. “Ho deluso me stesso e ho deluso la mia squadrasi rammarica, sei mesi dopo. Ho fatto uno stupido errore. E questo arresto è completamente colpa mia. Ovviamente non sono orgoglioso di me stesso, ma nessuno è perfetto.”


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