Mentre il ciclone Chido si avvicina a Mayotte, la notte scorsa nel dipartimento ha cominciato a piovere. Molti residenti hanno espresso il loro stupore nel aver scoperto una relativa calma questa mattina, poche ore prima dell'impatto. Sebbene i cicloni possano essere volubili, non bisogna sottovalutare la pericolosità del fenomeno.
Dalle 7 di mattina di questo sabato, 14 dicembre, Mayotte sarà messo in allerta viola, il livello di allerta ciclone più alto. Le autorità lo hanno chiarito: il fenomeno sarà di una violenza senza precedenti nel dipartimento. Tuttavia, dopo la pioggia della scorsa notte, molti hanno espresso il loro stupore nello scoprire che il tempo è relativamente mite all'alba. L'espressione “la calma prima della tempesta” raramente è stata così all'altezza del suo nome.
Poiché un ciclone ha la forma di una sfera rotante, il maltempo può colpire in modo casuale, proprio come gli spazi tra le alette di un ventilatore. Se in diversi comuni i nostri giornalisti hanno segnalato un allentamento della popolazione, in particolare con inviti alla preghiera o circolazione di automobili a Petite-Terre, il confinamento fino alla fine dell'allerta rimane la principale istruzione delle autorità per evitare di correre rischi.
Man mano che Chido si avvicina a Mayotte, non ci saranno più dubbi, con violente raffiche di vento, forti piogge e mareggiate in tutto il dipartimento. Resta una trappola da evitare: passare nell'occhio del ciclone, ovvero in una pausa tra le 9:00 e le 13:00. Al centro del fenomeno possiamo anche trovare tempo sereno, vedere il sole. Da qui il rischio: credere che il ciclone sia finito, quando il tempo potrà peggiorare molto velocemente e soprattutto molto violentemente, visto che ai bordi dell'occhio c'è “il muro”, formato dai venti più forti. La prefettura invita i residenti a tenersi informati sugli sviluppi della situazione e soprattutto a non sentirsi male finché non sarà annunciata la fine dell'allerta ciclone.
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