La superstar in forma del Barcellona si sente “felice e privilegiata” di essere uno dei capitani del club

-
La superstar in forma del Barcellona si sente “felice e privilegiata” di essere uno dei capitani del club

Raphinha ha goduto di una straordinaria inversione di tendenza in questa stagione. Da giocatore di seconda scelta di Xavi Hernandez, il brasiliano è diventato un fulcro offensivo del Barcellona, ​​sotto la guida di Hansi Flick.

La fiducia di Flick in Raphinha è stata ben ripagata dal giocatore, protagonista di 31 gol in sole 29 partite ufficiali in questa stagione.

Alla luce delle sue brillanti prestazioni, Raphinha, in una recente intervista, ha parlato delle sue sfide iniziali di carriera e della sua salute mentale.

Raphinha sulle sfide al Barcellona

Raphinha ha parlato della sua svolta al Barça, soprattutto ora che è uno dei leader della squadra.

“Sono sempre stato una persona combattiva, ho sempre cercato di dare il massimo in campo” ha detto l’attaccante (h/t SPORT).

“La verità è che mi sento molto felice e privilegiato di poter dire che sono uno dei capitani del Barça. Infatti, se la scorsa stagione mi avessi chiesto se era qualcosa che mi aspettavo, ti avrei detto di no.

“In quel momento, a livello individuale, non mi sentivo sicuro, non ero costante nelle mie partite”, ha aggiunto.

Raphinha ha anche spiegato che le sue difficoltà al Barcellona lo hanno costretto a cercare la salute, poiché stava affrontando sfide per quanto riguarda il suo benessere mentale.

Raphinha ha avuto un’enorme svolta in questa stagione (foto di Angel Martinez/Getty Images)

“A causa delle difficoltà che ho attraversato, ho finito per cercare un professionista che potesse aiutarmi a capire cosa provavo. In questa stagione la fiducia è cambiata e il modo di pensare è cambiato. Vivo il momento più bello della mia carriera” ha rivelato.

Questa non è la prima volta che Raphinha parla delle sue sfide legate alla salute mentale, dato che anche in passato l’attaccante è stato molto aperto al riguardo.

Raphinha sulle sfide dell’inizio della carriera

L’ex attaccante del Leeds United ha continuato a rivelare alcune delle sfide che ha dovuto affrontare all’inizio della carriera, a causa della sua mancanza di fisico.

“Ero molto piccolo e molto magro. Hanno detto che non avevo forza, che non avevo la dimensione per competere e penso che questo mi abbia dato la forza per combattere e dimostrare che non ho la dimensione o la forza per competere,” ha detto.

Parlando di come lo hanno motivato i suoi colleghi brasiliani del passato, Neymar ha aggiunto: “Ricordo di aver visto i grandi idoli brasiliani. Vedere quello che hanno fatto sul campo è stato spettacolare.

“Penso che sia stata anche una motivazione per seguire il mio sogno di diventare un calciatore professionista”, ha concluso.

-

PREV Australian Open 2025: De Minaur supera Michelsen ai quarti di finale – come è successo
NEXT Il freddo ha mantenuto la banda alta di New Bedford dall’inaugurazione del 1985