Anche lui non ha saputo resistere alla macchina strappalacrime che è “The Secret Box”. Come Théo Curin, e anche Faustine Bollaert, colti di sorpresa dalle sue stesse squadre, Stéphane Bern non ha potuto contenere la sua emozione di fronte alle sorprese riservate dalla produzione di France 3 entertainment. “Non sono sicuro che mi piacciano molto le sorprese, è un salto nell’ignoto”, aveva subito messo in guardia anche il conduttore, intimidito dalla formidabile meccanica del programma. Non si sbaglia fin dalla prima sequenza, il titolo “Immaginare” di John Lennon, interpretato dal mezzosoprano Axelle Saint-Cirel, gli ha fatto venire le lacrime agli occhi.
“Vivo con il mio Pantheon”
Lo ha spiegato l’attore ancora deriso della serie “Bellefond”. “Ti devo una confessione però. C’è questa canzone, c’è questo cantante, e mi metti davanti agli occhi le immagini di mio padre che se n’è andato due anni fa, di mio fratello che se n’è andato l’anno scorso”. confidò Stéphane Bern, con gli occhi ancora umidi. E per continuare, nonostante l’emozione: “Mi sento un po’ un sopravvissuto. Ammiravo così tanto mio fratello e lui mi ha rinunciato. È la parte più difficile, scusa, scusa. Durante la performance dell’artista, la produzione ha effettivamente trasmesso sullo sfondo foto di famiglia, in cui appariva in particolare il suo maggiore, al quale ha sempre voluto assomigliare. “In questa foto è così bello. E’ quello castano, perché io quello biondo, ovviamente con gli occhiali, stavo peggio di lui. È stato così gentile da farmi credere che non aveva importanza, che mi aveva lasciato la luce ed era rimasto nell’ombra”. ha interpretato il “Mr. Patrimonio della televisione”. “Vivo con il mio Pantheon. Vivo ogni giorno con i miei genitori che se ne sono andati, con i miei nonni, mio fratello. A tutti coloro che se ne sono andati, sono in me”, ha concluso.
Un anziano al quale si è sempre paragonato
Il 6 agosto 2022, Armand Bern ha esalato il suo ultimo respiro, dopo aver combattuto coraggiosamente il cancro della pelle. Stéphane Bern gli ha poi reso un vibrante omaggio attraverso un testo pubblicato su Instagram. Aveva descritto un fratello maggiore “modesto e modesto, umile e silenzioso, ma terribilmente sensibile”, ma anche a “pilastro di [leur] la famiglia, la roccia, il maggiore e il buon genio a cui ci siamo rivolti”. Complesso nei confronti di questo brillante ingegnere, il cadetto aveva poi sviluppato una vera e propria passione per la storia “esistere” et “meritare amore” di suo.