Il Paese si propone di creare un “ regime di esenzione fiscale sul valore aggiunto applicabile alle operazioni che contribuiscono alla produzione di opere audiovisive e cinematografiche nella Polinesia francese e, dall’altro, alla creazione diun sussidio specifico assegnato su giustificazione delle spese sostenute a tale riguardo”. Il beneficio di questi vantaggi sarebbe “subordinato all’ottenimento previo dell’approvazione del governo”, precisa mercoledì la relazione del consiglio dei ministri.
Il Consiglio Economico, Sociale, Ambientale e Culturale (Cesec) si è impadronito di questo disegno di legge del Paese e ha espresso parere favorevole il 27 novembre.
Adottando queste misure, la Polinesia francese intende posizionarsi come “principale destinazione cinematografica, contribuendo così alla diversificazione della sua economia e alla promozione dei suoi paesaggi e della sua cultura su scala internazionale”.
Perché l’audiovisivo è un settore dell’attività economica “in continua espansione, alla continua ricerca di nuove ambientazioni. Le produzioni realizzate possono avere anche un vasto pubblico internazionale. Generano notevoli benefici economici in termini di occupazione, acquisto di beni, affitti, alloggi e fornitura di servizi”.
L’aiuto dovrebbe consentire di incoraggiare le imprese produttrici a recarsi nel fenua. Perché il budget per girare qui può essere colossale e spesso dissuasivo.