FOTO DI FILE: L’edificio della Federal Reserve Bank di New York è visto nel quartiere di Manhattan a New York
Mercoledì i rendimenti dei titoli di Stato e il dollaro sono caduti, mentre i mercati azionari si sono mossi chiaramente in positivo dopo i dati sull’inflazione “core” negli Stati Uniti a dicembre, che hanno rassicurato sui futuri tagli dei tassi da parte della Federal Reserve quest’anno.
Su un anno, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 2,9% a dicembre, in linea con le aspettative, ma l’indice “core CPI”, che esclude elementi volatili come cibo ed energia, ha rallentato leggermente al 3,2%, rispetto al 3,3% previsto. .
“Con effetti base favorevoli a priori per il prossimo mese, possiamo immaginare che questo calo continuerà a gennaio. Si tratta quindi di una buona notizia per la Fed”, afferma in una nota Bastien Drut, responsabile degli studi strategici e economici di CPR Asset Management.
Sebbene nelle ultime settimane i mercati abbiano scommesso su un rallentamento dell’allentamento monetario della Fed nel 2025, questi dati ravvivano le aspettative di tagli dei tassi per i mesi a venire.
Se l’entità e il numero delle riduzioni restano oggetto di dibattito, le scommesse si stanno ora spostando verso due riduzioni quest’anno.
I dati sull’inflazione costituiscono “un sollievo”, scrivono in una nota gli analisti di ING, sottolineando però che “sembra ancora probabile una pausa prolungata da parte della Fed”.
Wall Street ha aperto in netto rialzo dopo la pubblicazione dell’inflazione, l’indice Dow Jones ha guadagnato l’1,7% intorno alle 15:15 GMT mentre lo Standard & Poor’s 500 è aumentato dell’1,8% e il Nasdaq Composite ha guadagnato il 2,4%.
In Europa, il CAC 40 è salito dell’1%, il Dax di Francoforte si è rafforzato dell’1,5% e il FTSE di Londra è cresciuto dell’1%. Lo Stoxx 600 è cresciuto dell’1,3%.
Soprattutto, i rendimenti dei titoli sovrani sono scesi dopo il forte rialzo degli ultimi giorni.
Il rendimento del decennale tedesco è sceso di quasi dieci punti base (bps) al 2,526%, dopo aver toccato un nuovo massimo di sette mesi del 2,63% mercoledì.
Il rendimento dei titoli di stato italiani a 10 anni è sceso di oltre 15 punti base al 3,674% e quello dei titoli francesi a 10 anni è sceso di 13 punti base, al 3,341%.
Il rendimento dei titoli del Tesoro statunitensi a 10 anni è sceso di oltre 14 punti base al 4,6429% dopo aver raggiunto il 4,8090% martedì, il livello più alto dal 1° novembre 2023.
In questo contesto, il dollaro ha subito il colpo ed è caduto dello 0,5% rispetto a un paniere di valute di riferimento.
(Scritto da Bertrand De Meyer, a cura di Blandine Hénault)