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Il 15 novembre, John Textor, presidente dell’OL, fedele alla sua natura ottimista, si è convinto a dribblare il DNCG dove era pienamente atteso. Si è presto disilluso poiché la guardia di finanza del calcio francese non ha visto concretizzarsi le promesse fatte mesi prima e ha colpito duro con una retrocessione in Ligue 2 come misura precauzionale, un divieto di reclutamento e un controllo delle buste paga. Secondo le nostre informazioni, al Lione mancavano 175 milioni di euro per superare l’ostacolo. Una somma sostanziosa sulla quale l’OL, club quotato in borsa, si rifiuta di commentare.