sua figlia, Bardella, Mélenchon… Reazioni alla sua morte

sua figlia, Bardella, Mélenchon… Reazioni alla sua morte
sua figlia, Bardella, Mélenchon… Reazioni alla sua morte
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Jean-Marie Le Pen è morto martedì 7 gennaio all’età di 96 anni, lo ha annunciato la sua famiglia all’AFP. La RN ha reagito all’annuncio della morte del suo fondatore e si sentono reazioni anche a sinistra.

14:06 – Bersagliata da un attentato nel 1976

Il 2 novembre 1976, l’appartamento parigino di Jean-Marie Le Pen, situato a Villa Poirier, nel 15° arrondissement di Parigi, fu bersaglio di un attentato. Uno dei peggiori eventi che Parigi abbia visto dai tempi della guerra. Fortunatamente i venti chili di esplosivo non hanno causato vittime, a parte qualche lieve ferito. Jean-Marie Le Pen è chiaramente nel mirino, ma la stampa preferisce parlare di un bambino miracoloso.

14:01 – Condannato per “scuse per crimini di guerra”

Dopo alcuni mesi ad Algeri e poi un breve passaggio attraverso il Canale di Suez, lo status di veterano diventa il marchio di fabbrica di Jean-Marie Le Pen. Al suo ritorno all’Assemblea, all’inizio degli anni ’60, si unì al gruppo del Centro Nazionale degli Indipendenti e dei Contadini (CNIP). Feroce difensore dell’Algeria francese, fu uno degli scettici del generale de Gaulle.

Sconfitto a elezioni legislative del 1962, Jean-Marie Le Pen attraversa il deserto fino agli anni ’70. Fondò poi la Serp, una società fonografica specializzata in musica militare. Nel 1971 pubblicò un disco intitolato “Il Terzo Reich. Voci e canti della rivoluzione tedesca” che le è valso una condanna per “apologia di crimini di guerra”. Il ritorno alla politica avverrà nel 1972, con la creazione del Fronte Nazionale.

13:58 – Philippe Poutou esulta per la morte di Jean-Marie Le Pen

Un’altra reazione a sinistra, e meno misurata: Philippe Poutou, ex candidato alla presidenza sotto la bandiera del Nuovo Partito Anticapitalista (NPA), ha esultato alla follia per la morte di Jean-Marie Le Pen, augura lavoro! L’anno 2025 non inizia troppo male con la bella notizia della morte di Le Pen” scrive, descrivendo l’uomo di 96 anni come “un razzista, un colonialista, un fascista, un torturatore, un assassino, un omofobo , ecc.

13:57 – Ideatore del “Movimento Nazionale di Azione Civica e Sociale”

Nel pieno della decolonizzazione, Le Pen, ex paracadutista indocinese respinto dal FLN, creò il “Movimento nazionale di azione civica e sociale” poi il “Fronte nazionale dei combattenti”, che lo portò nel 1957 ad essere escluso dal movimento poujadista”. Unione e Fraternità francese”. Poi si offrì volontario per combattere in Algeria. In questi pochi mesi sotto bandiera non fu apprezzato dai suoi superiori perché ritenuto “troppo irrequieto”.

13:54 – Jean-Luc Mélenchon ritiene che le azioni di Jean-Marie Le Pen “rimangano insopportabili”

Jean-Luc Mélenchon, fondatore del partito di sinistra La insoumise, ha pubblicato un messaggio su X in reazione alla morte di Jean-Marie Le Pen. Nessun tributo e nemmeno attacco, ma l’ex candidato alla presidenza ricorda la sua lotta contro le idee difese da Jean-Marie Le Pen e difese oggi dall’estrema destra. “Il rispetto per la dignità dei morti e il dolore dei loro cari non cancella il diritto di giudicare le loro azioni. Quelli di Jean-Marie Le Pen restano insopportabili. La lotta contro l’uomo è finita. La lotta contro l’odio, il razzismo, l’islamofobia e l’antisemitismo da lui diffusi continua”.

13:50 – Marine Le Pen informata dalla stampa della morte del padre

Marine Le Pen avrebbe saputo della morte del padre sull’aereo che la riportava dal soggiorno a Mayotte secondo le informazioni di parigino. La politica sarebbe stata informata della notizia dai giornalisti che l’accompagnavano e che sono stati informati dall’AFP. Il leader della Rn si sarebbe isolato per effettuare diverse telefonate.

13:49 – Posto “sotto tutela legale”, una forma di tutela

Lo scorso aprile, Louis Aliot, vicepresidente del Consiglio nazionale ed ex compagno di Marine Le Pen, aveva rivelato, secondo RMC, che l’ex presidente del FN era stato posto “sotto protezione legale”. Informazioni confermate dal suo avvocato François Wagner, che ha assicurato all’AFP che Jean-Marie Le Pen era oggetto di un futuro mandato di protezione a metà febbraio.

Si tratta di una tutela simile alla tutela leggera che permette di designare preventivamente una o più persone che rappresenteranno l’agente il giorno in cui non sarà più in grado di gestirsi da solo. Questo piano prevedeva l’assistenza nella vita personale ma anche la gestione di tutto o parte del patrimonio. È stato attivato dal tribunale su richiesta della famiglia dopo una valutazione medica che ha accertato l’incapacità di Jean-Marie Le Pen. Con questa decisione, le tre figlie di Le Pen, Marine, Marie-Caroline e Yann, gestirono gli interessi e gli affari del padre.

13:46 – L’omaggio della RN a Jean-Marie Le Pen

Il partito RN ha pubblicato un comunicato stampa in cui rende omaggio alla memoria, al viaggio e alle lotte di Jean-Marie Le Pen per rendere omaggio al fondatore del partito che da allora ha cambiato nome sotto la guida di sua figlia. “Con lui si volta una pagina nella storia politica francese e, dato l’impulso continentale che ha dato alla lotta per le Nazioni, nella storia politica europea”, scrive il partito. “Con lui muore uno degli ultimi deputati della Quarta Repubblica, un combattente dell’Indocina e dell’Algeria che difese, con tutta l’anima e a rischio della vita, l’idea della grandezza francese. Un parlamentare certamente indocile e talvolta turbolento ma sempre rispettoso delle istituzioni repubblicane”, si legge anche. La RN aggiunge che Jean-Marie Le Pen “ha dimostrato di essere un visionario, imponendo nel dibattito pubblico i grandi temi che strutturano la vita politica odierna come la demografia e il suo corollario, l’immigrazione, la globalizzazione e il declassamento della Francia, la sovranità nazionale e il rischio di diluizione nell’Unione europea”.

13:44 – La Marina rende omaggio alla “volontà e alla tenacia” di Jean-Marie Le Pen

“Durante sessant’anni di lotta politica attiva, si è rivelato un visionario, imponendo nel dibattito pubblico i grandi temi che strutturano la vita politica odierna come la demografia e il suo corollario: l’immigrazione, la globalizzazione e il declassamento della Francia, la sovranità nazionale e il rischio di diluizione nell’Unione Europea Per il Raduno Nazionale resterà colui che, nella tempesta, ha tenuto tra le mani la fiammella tremolante della Nazione francese e che, per volontà. e una tenacia senza limiti, fecero del movimento nazionale una famiglia politica autonoma, potente e libera.

Perché i francesi, colui che la gente della strada chiamava volentieri Jean-Marie, incarnerà il politico coraggioso e di talento, che ha voluto, per tutta la vita, servire senza fallire la sua Patria e essere, immancabilmente, liberatore, il potente e calda voce dei “senza voce”. Alcuni vedranno anche in lui, questa statura scolpita nel granito, un “Menhir”, a cui talvolta piaceva essere polemico. Per le generazioni legate alla Patria, oggi e domani, sarà ricordato come un combattente intrepido e indomabile al servizio di una visione orgogliosa e conquistatrice della Francia”, si legge anche nel comunicato stampa del Raduno Nazionale, dopo la Annuncio della morte di Jean-Marie Le Pen.

13:42 – Marine Le Pen a Mayotte al momento della morte di suo padre

Se Jean-Marie Le Pen è morto “circondato dalla sua famiglia”, secondo il comunicato stampa della famiglia, una delle sue figlie mancava al suo capezzale poiché Marine Le Pen si trova attualmente a Mayotte, l’arcipelago devastato dal ciclone Chido a dicembre, per un viaggio che dovrà concludersi questo martedì 7 gennaio.

13:40 – La reazione di Eric Zemmour alla morte di Jean-Marie Le Pen

Anche il politico e polemista Eric Zemmour ha reagito alla morte di Jean-Marie Le Pen. “Al di là delle polemiche, al di là degli scandali, ciò che ricorderemo di lui nei prossimi decenni è che fu tra i primi ad allertare la Francia sulle minacce esistenziali che l’attendevano”, ha detto. scrive di X. E aggiunge: “Rimarrà la visione di un uomo, e il suo coraggio, in un’epoca in cui gli uomini coraggiosi non erano così numerosi”.

13:39 – Ultima apparizione polemica

L’ultima apparizione di Jean-Marie Le Pen, detto “il Menhir”, corrisponde a un video in cui lo vediamo cantare con i musicisti di un gruppo rock neonazista. “Jean-Marie Le Pen è in grado di recitare Musset, ma potrebbe non sapere che anno è”, ha detto sua figlia a BFMTV.

13:36 – L’omaggio di Giordano Bardella al fondatore del suo partito

Jordan Bardella, presidente del Rally Nazionale, è uno dei primi a reagire alla morte di Jean-Marie Le Pen. Il protetto di Marine Le Pen rende omaggio all’uomo che “impegnato con l’uniforme dell’esercito francese in Indocina e Algeria, tribuno del popolo all’Assemblea nazionale e al Parlamento europeo, ha sempre servito la Francia, difeso la sua identità e la sua sovranità” su X.

13:34 – 2016, escluso dal suo stesso partito

Nel suo ultimo turno alle elezioni presidenziali, nel 2007, Jean-Marie Le Pen raccolse il 10% dei voti, lontano dal punteggio raggiunto dal FN cinque anni prima. Nel 2011 lascia la presidenza del partito e lascia il posto alla figlia Marine Le Pen. Gli anni successivi furono tumultuosi tra i due tenori del partito in fiamme, e l’attuale numero 2 Florian Philippot, prima che il cofondatore del FN venisse semplicemente escluso dal partito nel 2016. Una prima “morte” per Jean-Marie Le Pen.

13:30 – 2002, l’apice della sua carriera

Con sorpresa di tutti, dopo la partenza del dirigente del FN Bruno Mégret qualche anno prima, il partito raggiunse il secondo turno delle elezioni presidenziali del 2002 raccogliendo il 16,9% dei voti. Nonostante una sconfitta molto grande contro Jacques Chirac, questo segna un vero punto di svolta nel panorama politico francese e un’innegabile svolta per l’estrema destra del paese. “Con una certa ansia prevedevo un’ondata populista. Non sono un politico particolarmente timoroso, ma so valutare il pericolo. Quando ti ritrovi nell’ipotesi di Essere Presidente della Repubblica quando non hai i mezzi per farlo, non credi che ciò possa legittimamente suscitare un sentimento di ansia? Se non è così, è perché lo sei tu? un coglione», dichiarò sulle colonne della Società, diversi anni dopo questo colpo di stato del Fronte Nazionale.

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