Il passaggio “esplosivo” di Jean-Marie Le Pen nella Svizzera francese

Il passaggio “esplosivo” di Jean-Marie Le Pen nella Svizzera francese
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Morte del leader del Fronte Nazionale

Il passaggio “esplosivo” di Jean-Marie Le Pen nella Svizzera francese

Nel novembre 1984 il leader dell’estrema destra francese fu invitato a Losanna e Sion. Una visita segnata da diversi incidenti.

Pubblicato oggi alle 11:43

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40 anni fa Jean-Marie Le Pen, è morto martedìha compiuto una visita veloce ma non per questo meno “esplosiva” nella Svizzera francese. È martedì 27 novembre 1984 a Sion. Il leader dell’estrema destra francese è in visita nel Vallese per una conferenza pubblica sul tema dell’Europa, come ricorda “Le Nouvelliste”.che all’epoca copriva l’evento.

Il politico è stato invitato dal Rinnovamento del Rodano, un movimento conservatore vicino agli ambienti fondamentalisti di Écône. Un posto per la conferenza costa 10 franchi. “La stanza è piena. 700 persone secondo i testimoni. Mille secondo Jean-Marie Le Pen» scrive il quotidiano vallesano.

Sessualità e aborto all’ordine del giorno

Mentre parla di sessualità e aborto, il leader del Fronte Nazionale viene interrotto da giovani manifestanti di Monthey (VS). Per espellerli intervengono membri del servizio di sicurezza di Jean-Marie Le Pen. Nello scontro hanno schiaffeggiato e gettato a terra il deputato democristiano Bernard Varone, che avrebbe tentato di intervenire.

Il giorno dopo questo alterco, “Le Nouvelliste” scriveva: “Questo incidente è ovviamente deplorevole e gli organizzatori che rispettano il signor Varone gli chiedono scusa”. Il deputato vallesano presentò reclamo, ma il giudice respinse il caso il 28 aprile 1986.

Disturbato a Losanna

Questo passaggio alla Svizzera romanda “non è passato del tutto inosservato”, scriveva allora “Le Monde”. Il quotidiano francese riferisce che, il giorno prima dell’incidente del Vallese, Jean-Marie Le Pen era già stato criticato mentre teneva un discorso a Losanna, davanti a un’associazione di dirigenti e imprenditori. Una ventina di persone sono state poi espulse dalla polizia.

Quel giorno, il leader del Fronte Nazionale ha preso parte anche ad un dibattito organizzato dal Cercle Lausanne de la Presse. Stampa svizzera che aveva – in reazione ad un suo ritratto trasmesso pochi giorni prima su RTS – accusato di essere “ostile e di sinistra”, riferisce “Le Nouvelliste”.

Laura Manent è un giornalista dell’unità digitale di Tamedia. Laureata in relazioni internazionali e sviluppo umano, ha conseguito anche un master presso l’Accademia di giornalismo e media dell’Università di Neuchâtel. Ha lavorato in particolare per RTS e La Région Nord Vaudois.Maggiori informazioni @lauramntb

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