Ligue 1 – OM 5–1 Le Havre: tattiche e giocatori

Ligue 1 – OM 5–1 Le Havre: tattiche e giocatori
Ligue 1 – OM 5–1 Le Havre: tattiche e giocatori
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Dopo aver terminato bene l’anno 2024, gli olimpionici ricevono un Le Havre scarsamente classificato per continuare la loro marcia in avanti e consolidare il loro posto come secondo classificato al PSG.

Pol Lirola è squalificato, Bamo Meïté, Geoffrey Kondogbia, Amine Harit, Valentin Carboni e Faris Moumbagna sono infortunati e Pierre-Emile Højbjerg è malato. Ancora lontani dal gruppo Ruben Blanco, Chancel Mbemba ed Emran Soglo, che dovrebbero partire nel corso del mercato invernale. Roberto de Zerbi schiera ancora un 5-3-2 con Geronimo Rulli in porta, Quentin Merlin sulla corsia di sinistra, Luis Henrique a destra, il trio Michael Murillo/Derek Cornelius/Leonardo Balerdi sono i tre difensori (l’ultimo in maglia il capitano della fascia), Valentin Rongier e Bilal Nadir sono i centrocampisti più difensivi mentre Adrien Rabiot è più offensivo; Mason Greenwood e Neal Maupay sono i due attaccanti.

Jeffrey de Lange, Ulisses Garcia, Roggerio Nyakossi, Lilian Brassier, Darryl Bakola, Ismaël Koné, Jonathan Rowe, Keyliane Abdallah ed Elye Wahi sono in panchina mentre Théo Vermot non è a referto.

Come previsto, il Le Havre gioca molto basso e l’OM ha la palla. In un sistema più simile al 3-5-2 o addirittura al 3-3-4, Rongier ha aperto le marcature prima della mezz’ora con un tiro dalla distanza, poi Nadir e Maupay hanno portato a casa il punto prima dell’intervallo.

Nella ripresa De Zerbi fa tante palle perse, i marsigliesi passano con altri due gol degli esordienti Wahi e Garcia. L’HAC ha ridotto il punteggio al termine della partita con André Ayew, uno dei più grandi olimpionici di una delle più grandi famiglie di giocatori dell’OM, ​​ricevendo una standing ovation da parte del pubblico.

L’uomo partita

Valentino Rongier (7,5): con l’assenza del danese, ha dovuto riprendere il ruolo di boss del centrocampo che aveva ancora qualche mese fa e lo ha fatto perfettamente con la presenza a centrocampo ma anche con un tiro dalla distanza preciso per aprire le marcature, ribaltando la partita.

Gli altri giocatori

Geronimo Rulli (4): un intervento durante 90 minuti molto tranquilli che ha mancato (ma dov’erano i suoi difensori?) durante un duello aereo perduto con Ayew. Per il resto quasi nulla da fare a parte qualche pallone.

Luis Henrique (5,5): sulla corsia destra e quindi più da centrocampista/esterno, lo abbiamo visto fare una bella accelerazione seguita da un cross bloccato e passaggi precisi per Murillo al terzo e quinto gol. Ha anche preso calci d’angolo da destra.

Quentin Merlino (6): ultimo passante sulla porta di Nadir e su quella di Maupay (con un duello aereo sotto porta), ha gestito con calma la sua partita in difesa.

Ulisse Garcia (non classificato): entrato negli ultimi 20 minuti al posto e nella posizione di Merlino, ha segnato alla prima palla da centravanti dopo una corsa intelligente e una chiamata in area.

Michele Murillo (6,5): il difensore destro ha avuto un inizio di gioco molto lento con un retropassaggio al limite, un’apertura pietosa e una grave perdita di palla. Decisivo invece in attacco con un overflow e un cross in avvio del terzo gol. Autore di un lungo tiro fuori porta nell’intervallo, ha aperto magnificamente il quarto gol e ha realizzato un overflow e un cross decisivo per l’ultimo. Insomma, nonostante questo ruolo difensivo, diventa sempre più decisivo in attacco, soprattutto contro squadre raggruppate dove arriva in surplus e porta impatto straripando sulla destra della difesa.

Leonardo Balerdi (6,5): il capitano ha alternato buoni interventi e qualche errore (in particolare è stato pietosamente sorpreso su un lungo rinvio del portiere del Le Havre). Da notare anche che non ha segnato il gol del Le Havre ma, nel complesso, ha fatto un buon lavoro nel fermare i pochi tentativi normanni.

Derek Cornelio (6): stopper sinistro con l’infortunio di Kondogbia, ha offerto una prestazione corretta, senza abbellimenti.

Darryl Bakola (non annotato): ha sostituito il difensore canadese alla sua prima presenza da professionista per una decina di minuti nel ruolo di trequartista centrale senza avere il tempo di farsi avanti.

Jonathan Rowe (non annotato): l’inglese ha preso il posto di Rongier e ha giocato 20 minuti durante la fine della partita. Ha portato impatto e desiderio come al solito.

Bilal Nadir (7): titolare a sorpresa con l’assenza di Højbjerg, ha giocato in un insolito ruolo di centrocampista difensivo. Ha iniziato con una buona apertura per Merlino poi ha realizzato un tiro cross molto preciso per il 2-0 per il suo primo gol da professionista. Ammonito prima dell’intervallo per un intervento troppo energico su Ayew e non è rientrato nella ripresa, probabilmente per risparmiarlo al rientro in gara dopo una lunga assenza e per evitare il secondo giallo. Con questi 45 minuti ora si afferma come potenziale candidato al centro.

Ismaël Koné (5): entrato nell’intervallo al posto di Nadir, ha giocato prima più alto poi si è arretrato quando è uscito Rongier. Non è riuscito a distinguersi.

Adriano Rabiot (6): finalmente dalla sua posizione abituale, parte con un tiro lungo fuori porta, poi piazza un colpo di testa su calcio d’angolo respinto da Norman. Più basso (centrocampista difensivo) dopo l’intervallo all’ingresso di Koné, ha fatto un buon ritorno difensivo e ha concluso la partita ancora più basso (stopper sinistro) all’uscita di Cornelius.

Mason Greenwood (6): ha battuto i corner da sinistra ma soprattutto ha calciato molto bene una punizione prima di realizzare un bel tiro dalla distanza dal nulla vicino al palo a metà del primo periodo. Dopo una bella ribattuta mal sfruttata e qualche imprecisione tecnica, ha fatto un gran passaggio per Maupay e ha sferrato un passaggio decisivo da fuori senza controllo sul quarto gol. Ha concluso il suo incontro con un tiro al portiere.

Neal Maupay – Il meglio di Neal Maupay (7): salta per evitare di colpire il primo tiro (un po’ come a Lione dove si schivò sul memorabile tiro di Rowe), soprattutto piazza un preciso colpo di testa per il 3-0, uccidendo la partita prima dell’intervallo. Autore di un gran numero in area proprio all’inizio del secondo tempo dove non centrava il suo tiro, poco dopo effettuava un recupero acrobatico deviato dal portiere sulla traversa. È uscito subito dopo.

Elye Wahi (non annotato): entrato per poco più di mezz’ora al posto e posizione di Maupay, era presente sotto porta per il quarto gol poi non lo abbiamo più visto.

I marsigliesi hanno quindi surclassato i limitatissimi normanni grazie ad un gol abbastanza veloce che ha contribuito a sbloccare la partita e a fare la differenza.

Le prestazioni individuali, tranne quella di Geronimo Rulli (richiesto una sola volta) sono state buone e Valentin Rongier, per aver infranto la barriera di Le Havre, è stato il miglior olimpionico.

Dovremo continuare così fino alla fine della stagione, a cominciare dalla trasferta di Rennes del prossimo fine settimana.

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