‘Squid Game 2’, una stagione più didattica che ironica

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Choi Seung-hyun interpreta Thanos nella seconda stagione della serie sudcoreana “Squid Game”. NO JU-HAN/NETFLIX

Dopo aver versato ettolitri di formaggio nella nuvola, offrendo ogni possibile variante del film di Natale – dalla commedia romantica al film d’animazione – Netflix trasmette ora un potente purgante in questo giorno post-festivo. Quale modo migliore per lavare via il sapore del cioccolato se non con un bagno di sangue? Con un senso di realtà che gli organizzatori fittizi del Gioco dei calamari (una specie di campana in Corea), apprezzerebbe sicuramente, la piattaforma lancia ora la seconda stagione della serie coreana che, tre anni fa, colse il mondo di sorpresa, diventando il più grande successo nella storia di Netflix.

Non è necessario approfondire questi sette episodi per capire l’ovvio: una critica radicale, ma allo stesso tempo spettacolare e giocosa, della società dello spettacolo e del gioco deve, per il fatto stesso del suo successo, arrendersi alle leggi economiche dello spettacolo e del gioco. gioco. Gioco dei calamariLa prima stagione di potrebbe essersi conclusa con una sorta di cliffhanger, ma il cliffhanger è apparso come un’appendice di una storia perfettamente conclusa, una postfazione il cui unico scopo era consentire lo sfruttamento del successo finale della serie. Netflix, che è responsabile nei confronti dei suoi azionisti, non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione.

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