lL'ex ministro ha sottolineato alcune questioni cruciali legate alla riforma del Codice della famiglia e alle recenti tendenze demografiche.
Ramid iniziò riconoscendo stabilità e saggezza nella gestione degli affari pubblici. “È nostro diritto, noi marocchini, evidenziare la solidità delle nostre istituzioni e la stabilità della nostra situazione“, ha scritto, lodando il modo in cui le autorità affrontano i problemi.
Il post esamina la riforma del Codice della famiglia, plaudendo all’applicazione della regola d’oro del “non rendere illecito ciò che è lecito, e non rendere lecito ciò che è illecito”, massima ripetuta spesso dal re nei suoi discorsi. Secondo Ramid, “l’ultima parola spetta alle istituzioni”, e la parola del Consiglio degli Ulema è suprema in materia giuridica.
Riguardo alle attuali sfide demografiche, l’ex ministro ha sottolineato il censimento generale della popolazione effettuato nel 2024, sottolineando l’importanza dell’esame di questi dati. “I dati statistici indicano un continuo calo del tasso di fertilità… e potrebbero avere gravi conseguenze per il futuro demografico del paese se questa tendenza dovesse continuare“, ha osservato.
Ha espresso particolare preoccupazione per il calo delle dimensioni medie delle famiglie e il rallentamento della crescita della popolazione, criticando la mancanza di un ampio dibattito pubblico su questi temi. “Questi dati demografici scioccanti sembrano essere ignorati“, ha aggiunto Ramid.
L'ex ministro ha concluso invitando ad una riflessione approfondita sul futuro demografico del Marocco. “Se queste proposte [de réforme du Code de la famille] può aiutare a rallentare il declino demografico, tanto meglio. Tuttavia, se rischiassero di accentuare il declino demografico, non sarebbe saggio adottarli”, ha consigliato, sottolineando la necessità di soluzioni legislative che tengano conto delle implicazioni demografiche.
Mustapha Ramid esorta i decisori a considerare le riforme considerando le questioni demografiche come una priorità, al fine di garantire un futuro sostenibile per le future generazioni del Marocco.