TRIBUNA – Alla vigilia delle celebrazioni natalizie e dopo il cambio di regime in Siria, la consigliera di Parigi LR Aurélie Pirillo* mette in guardia sulla sorte degli ultimi cristiani della regione, il cui numero ha continuato a diminuire negli ultimi anni. Invita l’Europa a porre fine alla sua “vile indifferenza”.
*Eletto il 16e distretto, Aurélie Pirillo è una consigliera (Impegnata per cambiare Parigi) di Parigi e una specialista del Medio Oriente.
La fine di una delle dittature più sanguinarie del nostro tempo, per quanto riprovevole possa essere, purtroppo non sembra prefigurare un futuro di pace e sicurezza, soprattutto per le minoranze. In Siria, la cacciata del regime alawita rischia di aprire la strada a un caos paragonabile a quello dell’Iraq post-Saddam Hussein. Le forze islamiste che hanno preso il potere sono lungi dal garantire la pace e la sicurezza delle minoranze, in particolare dei cristiani orientali.
La storia balbetta, sullo sfondo della tragedia ricorrente dei cristiani orientali. La Siria è stata una culla cristiana per due millenni. Chiese in fiamme, persecuzioni ed esodi di massa distrussero questa antica comunità. Nel 2001, più di 1 milione di cristiani vivevano in Siria. Oggi ne restano solo 200.000.
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