La prevalenza dell’obesità e il BMI diminuiscono negli Stati Uniti per la prima volta in un decennio

La prevalenza dell’obesità e il BMI diminuiscono negli Stati Uniti per la prima volta in un decennio
La prevalenza dell’obesità e il BMI diminuiscono negli Stati Uniti per la prima volta in un decennio
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Il Sud ha mostrato la diminuzione più significativa insieme ad alti tassi di erogazione di GLP-1RA, anche se l’assorbimento e altri fattori sanitari rimangono complessi

Studio: Cambiamenti nelle tendenze dell’obesità negli adulti negli Stati Uniti. Credito di immagine: StockerThings/Shutterstock.com

In un recente articolo pubblicato su JAMA Forum sulla salutei ricercatori hanno valutato le tendenze dell’obesità e dell’indice di massa corporea (BMI) negli adulti americani tra il 2013 e il 2023.

I loro risultati indicano che il BMI e la prevalenza dell’obesità negli Stati Uniti sono diminuiti per la prima volta in 10 anni nel 2023, in particolare negli stati del sud.

Sfondo

La prevalenza dell’obesità negli Stati Uniti è in costante aumento da decenni, una tendenza che è persistita anche durante la pandemia del coronavirus 2019 (COVID-19). Mentre alcune proiezioni a lungo termine suggeriscono che questa tendenza al rialzo continuerà senza sosta, altre previsioni prevedono che potrebbe stabilizzarsi.

Tuttavia, man mano che la nazione supera la pandemia e si adatta alle nuove condizioni sanitarie, la situazione diventa più complessa.

La crescente disponibilità e l’uso di farmaci per la perdita di peso, come il semaglutide, un agonista del recettore del peptide-1 simile al glucagone (GLP-1RA), aggiunge un altro livello di incertezza alle previsioni sui tassi di obesità nel prossimo futuro.

Il GLP-1 è un ormone prodotto nell’intestino che svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dell’appetito e dei livelli di zucchero nel sangue. I GLP-1RA sono una classe di farmaci che imitano l’azione di questo ormone e sono stati usati per trattare il diabete di tipo 2 e l’obesità, aiutando a ridurre lo zucchero nel sangue stimolando la secrezione di insulina, rallentando lo svuotamento gastrico e riducendo l’appetito.

Questi fattori sottolineano la necessità di un attento monitoraggio e di ulteriori ricerche per comprendere meglio i potenziali impatti dei cambiamenti dello stile di vita post-pandemia e degli interventi medici sulla prevalenza dell’obesità.

A proposito dello studio

I ricercatori hanno analizzato i dati deidentificati che collegano le richieste di risarcimento assicurative e mediche con le cartelle cliniche elettroniche. Includevano dati di tutti i gruppi negli Stati Uniti che hanno contribuito ininterrottamente al database dal 2013 al 2023.

L’analisi si è concentrata sugli adulti americani indipendentemente dai dati relativi alle richieste di risarcimento o dallo stato assicurativo. Per gli adulti non in gravidanza, ogni anno è stato registrato il BMI più alto, insieme a dettagli demografici come regione geografica, età ed etnia o razza (bianco, ispanico, nero, asiatico o altro).

Il BMI medio annuo e la prevalenza dell’obesità (definita come BMI maggiore o uguale a 30) sono stati stimati complessivamente e per diversi gruppi demografici. Queste misure sono state adeguate per allinearsi ai dati demografici del censimento statunitense del 2020.

I ricercatori hanno confrontato i risultati con i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dal 2013 al 2015 e con le proiezioni per il periodo dal 2016 al 2022. Le analisi di sensibilità sono state condotte utilizzando dati non ponderati.

Risultati

Lo studio ha incluso 16.743.822 individui unici di età superiore ai 18 anni, il 78,4% dei quali aveva un’età compresa tra 26 e 75 anni e il 51,3% dei quali erano donne, contribuendo con 47.939.382 misurazioni del BMI. In media, il BMI della popolazione è aumentato ogni anno da 29,65 nel 2013 a 30,23 nel 2021, si è stabilizzato nel 2022 a 30,24 ed è leggermente diminuito nel 2023 a 30,21.

Una tendenza simile è stata osservata nella percentuale di adulti con un BMI maggiore o uguale a 30, con tendenze dell’obesità nei dati dello studio che corrispondono strettamente ai dati dell’OMS fino al 2021.

Nel 2023, la prevalenza dell’obesità è diminuita in alcuni gruppi, compresi gli individui del Sud, quelli di età compresa tra 66 e 75 anni e le donne. Anche l’analisi di sensibilità con dati non ponderati ha mostrato una diminuzione della prevalenza dell’obesità (46,2% nel 2021, 46,0% nel 2022 e 45,6% nel 2023).

Tra i 10.625.745 adulti con richieste di risarcimento assicurativo nel 2023, sono state notate differenze regionali nella fornitura di GLP-1RA, con l’utilizzo più elevato (6%) nel Sud e il più basso (3,4%) nell’Ovest.

Conclusioni

I ricercatori hanno trovato indicazioni secondo cui, per la prima volta in oltre un decennio, la prevalenza dell’obesità e il BMI negli Stati Uniti sono diminuiti nel 2023. Questa riduzione è stata particolarmente pronunciata nel Sud; questa regione ha avuto anche il più alto tasso di erogazione pro capite di GLP-1RA.

Tuttavia, è importante notare che tassi di erogazione elevati non equivalgono necessariamente a un utilizzo diffuso. Il Sud ha anche dovuto affrontare tassi di mortalità sproporzionatamente elevati durante la pandemia di COVID-19 tra gli individui obesi.

Sebbene il BMI e la prevalenza dell’obesità siano indicatori ampiamente utilizzati, si tratta di misure imperfette del grasso corporeo (adiposità). La ricerca futura dovrebbe esplorare parametri di composizione corporea più accurati e indagare i potenziali fattori che guidano questi cambiamenti. Questi fattori potrebbero includere la maggiore disponibilità di GLP-1RA (ad esempio attraverso acquisti non assicurati) e cambiamenti demografici o comportamenti influenzati dalla pandemia.

Questo studio presenta dei limiti, tra cui potenziali errori di selezione e cambiamenti nella popolazione in studio. Ad esempio, le misurazioni del BMI effettuate durante le visite mediche potrebbero non rappresentare completamente la popolazione generale. Potrebbero essere una ragione per una prevalenza leggermente più elevata di obesità osservata nel set di dati. Tuttavia, le tendenze dello studio sono strettamente allineate con i dati autorevoli dell’OMS, conferendo credibilità ai risultati.

Nonostante i suoi limiti, la diminuzione osservata nella prevalenza dell’obesità rappresenta un cambiamento promettente, segnando una potenziale inversione della tendenza al rialzo di lunga data dell’obesità, una sfida persistente per la salute pubblica.

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