Le squadre “Touche pas à mon poste” navigano in acque agitate. Dall'annuncio ufficiale di Arcom che esclude C8 e NRJ 12 dal DTT a partire dal 28 febbraio 2025, sul loro futuro regna l'incertezza. Se Cyril Hanouna si sforza di rassicurare il suo pubblico e i suoi collaboratori, dietro le quinte il clima è molto meno ottimista.
“Sappiamo tutti che non bisogna credere a tutto quello che dice Cirillo, che racconta bugie dalla mattina alla sera”
“La maggior parte di noi è convinta che a marzo saremo disoccupati“, confida in forma anonima un membro della squadra al “Parisien”. Questa preoccupazione è accompagnata da una diffidenza nei confronti delle promesse della stella conduttrice, nota per le sue dichiarazioni spettacolari. “Sappiamo tutti che non bisogna credere a tutto ciò che dice Cirillo, che racconta bugie dalla mattina alla sera su questo argomento.“, aggiunge un collaboratore, rafforzando il clima di ansia all'interno della società di produzione H2O.
Con una petizione che raccoglie più di un milione di firme per il mantenimento del C8, Cyril Hanouna mobilita anche il suo pubblico. Ma per i suoi colleghi la situazione resta precaria. Mentre il conduttore promette un'imminente rinascita su un'altra piattaforma o canale, i suoi team temono uno scenario completamente diverso: quello della cessazione definitiva dello show.
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“Nessuno ci dice niente”
Nelle ultime settimane, il conduttore ha assicurato più volte in onda che il programma di punta di C8 non scomparirà. “Il 28 febbraio sospenderemo 'TPMP'… per un fine settimana, per riprendere il 3 marzo. Stiamo cercando di scoprire dove“, ha dichiarato durante la trasmissione “La tribu de Baba”. Secondo lui le discussioni sono in corso”con i grandi capiMa per i 18 dipendenti di H2O nessuna certezza:Nessuno ci dice niente.”deplora uno di loro.
Dopo la conferma dell'esclusione di C8 da TNT, Cyril Hanouna ha deciso di sospendere la sua versione del fine settimana “Face à Hanouna”, per concentrare le risorse su “TPMP”. “On va tracer sec”annunciò, promettendo “sorpresealla sua squadra e ai telespettatori. Un discorso che non basta a dissipare i dubbi interni, dove alcuni si chiedono: un bluff o un vero piano di rilancio?
Allo stesso tempo, Canal+ sta preparando la sua IPO e un piano sociale per 250 posti. Un contesto strategico che alimenta ulteriormente le incertezze sul futuro della squadra dello spettacolo. Maxime Saada, presidente del consiglio d'amministrazione di Canal+, ha ribadito il suo sostegno a Cyril Hanouna nonostante lo sconvolgimento. “Cyril Hanouna è un partner, un alleato fin dall’inizio di C8, e la domanda è: come scrivere il seguito adesso?“, ha dichiarato in un'intervista a “Figaro”. Pur riconoscendo che nessun progetto è stato ancora finalizzato, ha assicurato di volere “continua la storia con” il conduttore e produttore.