Paulo Fonseca ha ribadito la sua posizione secondo cui il Milan ha giocato bene durante lo 0-0 contro il Genoa, sostenendo che la sua squadra ha attaccato come nessun altro in Serie A avrebbe fatto.
In quella che doveva essere una notte che celebrava 125 anni di storia, con trofei e leggende in campo prima della partita, il Milan ha ricordato quanto lontano è caduto.
Sono sembrati lenti e letargici per gran parte della partita contro il Genoa e alla fine non sono riusciti a sconfiggere gli avversari, fermandosi sullo 0-0. Due occasioni create sono state sprecate da Alvaro Morata e la squadra è stata derisa a tempo pieno.
I commenti di Fonseca nel dopo partita hanno lasciato perplessi molti tifosi perché pensava che la squadra avesse giocato bene, mentre nel dopo partita ci sono state delle proteste molto forti che lui ha detto di aver capito.
L’allenatore è intervenuto nella sala stampa di San Siro dopo il fischio finale e ha provato a dare una svolta positiva alla prestazione, con le sue dichiarazioni riportate da MilanNews.
Che tipo di gioco era?
“Protesta normale. Capisco perfettamente la reazione dei fan. Oggi è stata una giornata speciale. Ma dobbiamo essere onesti con la squadra: i giocatori hanno fatto di tutto per vincere. Mancava solo il gol.
“Atteggiamento, spirito di squadra, erano lì. Ci è mancata qualità, nelle ultime decisioni, negli assist, nei tiri, ma non in tutto il resto… Voglio essere onesto con la squadra. I ragazzi hanno fatto di tutto per vincere”.
Ti preoccupa il clima che si respira in società e in classifica?
“Non siamo dove vorremmo essere. Stiamo lavorando in modo onesto”.
Sacchi nel 1988 aveva un incarico simile al tuo, Berlusconi lo ha mantenuto. La direzione dovrebbe fare lo stesso con te?
“Onestamente non ne ho bisogno. Dal primo giorno ho avuto i giocatori con me, ogni giorno mi dimostrano che sono con me e che credono nelle mie idee”.
I tifosi chiedono ambizione. Il mercato può aiutare?
“Penso che la squadra avesse l’ambizione di vincere la partita. Oggi non si vedono molte partite in Serie A con una squadra offensiva come noi. La squadra era ambiziosa”.
Hai bisogno di qualcosa a gennaio?
“Non è il momento di pensare a gennaio. Dobbiamo pensare a lavorare. Al momento giusto penseremo a cosa possiamo fare per migliorare la squadra”.
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