In un'intervista rilasciata alla stampa italiana e spagnola, Jean-Luc Mélenchon batte il pugno sul tavolo, criticando le trattative avviate da Olivier Faure con Emmanuel Macron per cercare di entrare nel governo.
Il Nuovo Fronte Popolare sta vivendo i suoi ultimi giorni? La caduta del governo Barnier scuote l'alleanza della sinistra, già indebolita dall'assenza di una maggioranza alla Camera. Da giovedì 5 dicembre Olivier Faure ha avviato trattative con il campo presidenziale per cercare di includere il Partito socialista nel prossimo governo, in cambio di “concessioni reciproche”.
Una strategia che dispiace molto agli Insoumi, che minacciano di lasciare in disparte i colleghi del PS se verrà firmato un accordo. Jean-Luc Mélenchon ha espresso il suo disappunto in un'intervista rilasciata domenica 8 dicembre ai giornali italiani e spagnoli, La Repubblica et Il Paese.
Il PS, “una sorta di piccola Quarta Repubblica”
“Faure non decide da solo”ha sottolineato il leader della France insoumise, che crede di sì “di fronte al fatto compiuto” di Olivier Faure, di cui “metodo estremamente brutale” et “personale”. Sconvolto, Jean-Luc Mélenchon accusa ancora più energicamente il collega della PFN, il quale “ha una sopravvalutazione di se stesso” et “passa il suo tempo cercando di compiacere Hollande o altre fazioni del suo partito”. Ai suoi occhi è il Partito socialista, di cui ricorda il punteggio dell’1,67% alle presidenziali del 2022 “una sorta di piccola Quarta Repubblica insediata con il suo accampamento a metà della Quinta”.
Come Mathilde Panot e Manuel Bompard, Jean-Luc Mélenchon ribadisce così la linea del suo partito: se il PS si allea con i macronisti e la destra, “Il Nuovo Fronte Popolare continuerà senza di loro”ha assicurato. In un comunicato stampa, Manuel Bompard, coordinatore della formazione politica, ha spiegato di aver rifiutato un incontro all'Eliseo. “Questa propaganda che ripete costantemente che la sinistra deve andare d’accordo con la destra è pericolosa, produce governi pronti a vendere l’anima al diavolo pur di durare”.ha aggiunto il leader ribelle.
Ambientalisti e comunisti si incontreranno questo lunedì per discutere a turno con Emmanuel Macron. Una discussione che potrebbe essere il canto del cigno per la PFN.
pubblicato il 9 dicembre alle 9:48, Joanna Wadel, 6Medias
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