Charlie Dalin (Macif), al comando del Vendée Globe da lunedì, prosegue sabato dirigendosi verso Capo Leeuwin in Australia, punto di uscita dall'Oceano Indiano, e aumenta il suo vantaggio sul suo primo inseguitore, Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), relegato a quasi 300 miglia nautiche.
La Norman navigava alle 7:00 (GMT+1) ancora il più vicino possibile alla Zona di esclusione antartica (AEZ), stabilita dall'organizzazione per evitare collisioni con gli iceberg, in mari che rimanevano più agitati che mai con avvallamenti di 6 metri e l'acqua è ancora fresca (6 gradi).
Sempre situato nella parte anteriore di un sistema di bassa pressione, durante la notte ha aumentato il suo vantaggio su Sébastien Simon di oltre 70 miglia nautiche, con una velocità media nelle ultime 24 ore (35 km/h) molto superiore a quella del suo secondo classificato. (30 chilometri all'ora). Dietro, il terzo Yoann Richomme (Paprec Arkéa) che, come tutti gli altri primi inseguitori, aveva scelto un'opzione settentrionale più lunga ma meno rischiosa, tiene il passo di Dalin restando a circa 530 minuti dal leader.
Nelle ultime 24 ore, le barche più veloci sono state quelle dei velisti Samantha Davies (Initiatives Cœur), 12esima, e Clarisse Crémer (L'Occitane en Provence), 13esima, che presto avranno in vista l'arcipelago delle Kerguelen.