In media i terreni analizzati contengono 15 particelle microplastiche per kg di terreno asciutto. L’agenzia per la transizione ecologica indica in un comunicato stampa che i dati raccolti non hanno permesso di identificare la fonte delle microplastiche, ma l’organizzazione “parte dal presupposto che, per i terreni dedicati alle attività agricole, parte della loro origine provenga dalle pratiche agricole attuate.
Microplastiche, nanoplastiche: quali effetti sulla salute?
I negoziatori di Busan non sono riusciti a raggiungere un accordo su un trattato vincolante per limitare l’inquinamento da plastica. Cattive notizie, poiché gli scienziati documentano ogni giorno l’entità della contaminazione ambientale
Primo studio
Provenienti dalla degradazione della plastica che si accumula nelle discariche o nell'ambiente naturale, le microplastiche sono particelle di dimensioni inferiori a 5 millimetri. Numerosi studi hanno già esaminato la contaminazione che generano negli oceani, ma la contaminazione del suolo è meno conosciuta ed è stata oggetto di pochi studi in Francia.
“Si tratta del primo studio che caratterizza l’entità di questa contaminazione sulla scala della metropoli francese, su suoli sottoposti a diversi usi agricoli e che non hanno ricevuto contributi diretti di plastica” dall’intervento umano, sottolineano gli autori dello studio.
Le analisi effettuate dall’Istituto di ricerca Dupuy De Lôme di Lorient (Morbihan) hanno rivelato una contaminazione da microplastiche in tutti i terreni prativi (4 campioni su 4), in più di tre quarti dei terreni coltivati (17 su 21), in tre di quattro campioni provenienti da vigneti e frutteti e solo in uno su quattro campioni provenienti da suoli forestali.
Piano d'azione da definire
I campioni di terreno, prelevati in collaborazione con l'Istituto nazionale di ricerca per l'agricoltura, l'alimentazione e l'ambiente (Inrae), contenevano principalmente polietilene e polipropilene, polimeri presenti soprattutto negli imballaggi in plastica.
“Questa presenza quasi sistematica di microplastiche nei suoli studiati dimostra che è urgente proseguire questi studi per fornire dati di monitoraggio sulle microplastiche nei suoli”, allargando il campo alle aree urbane e all’estero, osservano i ricercatori.
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