Prima reazione ufficiale alla polemica nata dopo l'arresto, più di dieci giorni fa, dello scrittore Boualem Sansal. Lo dice il presidente dell'Assemblea nazionale del popolo (APN), Brahim Boughali.
Domenica scorsa, presiedendo una riunione dei gabinetti dell'Assemblea, il terzo uomo di Stato denuncia “un tentativo di ingerenza negli affari interni dell'Algeria” da parte del Parlamento europeo che, cinque giorni fa, ha aperto un dibattito sul caso Sansal.
“L’adesione del Parlamento europeo e di alcuni media e ambienti politici francesi nel tentativo di interferire negli affari interni dell’Algeria, non è altro che una pratica palese che tende a oscurare le reali violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale”, afferma Brahim Boughali. , citato nel comunicato stampa dell'ufficio APN.
Il Presidente dell'Assemblea Nazionale del Popolo si riferisce, in particolare, a ciò che sta accadendo in Medio Oriente e più in particolare alla guerra genocida condotta dall'occupante israeliano a Ghaza, nella Palestina occupata. Senza citare lo scrittore, ritiene che “la giustizia algerina garantisce la tutela dei diritti e delle libertà”, precisando che “la legge si applicherà a chiunque si permetta di attentare alla sicurezza e alla stabilità dell'Algeria” .
Implacabilità dei deputati francesi
Lo scrittore franco-algerino è stato arrestato, ricordiamo, il 16 novembre al suo arrivo all'aeroporto di Algeri. Anche se la Procura non si è espressa ufficialmente sul caso, fonti giudiziarie hanno confermato che “l'uomo è stato presentato, giovedì 21 novembre, davanti al gip del tribunale di Dar El Beida ad Algeri che lo ha sottoposto a mandato d'arresto ai sensi, in particolare, dell'articolo 87 bis cp».
Secondo le stesse fonti, è accusato di “attentato alla sicurezza dello Stato e all'integrità del territorio nazionale”, a causa delle sue recenti dichiarazioni ai media vicini all'estrema destra francese. La vicenda, che ha suscitato inizialmente reazioni in Francia, è stata oggetto di un dibattito al Parlamento europeo che, secondo diversi media occidentali, “si è mobilitato per la liberazione di Boualem Sansal”.
Il dibattito si è svolto, secondo gli stessi media, alla presenza della commissaria europea Helena Dalli. Questi ultimi, riferiscono le stesse fonti, “hanno menzionato un approccio diplomatico misurato”, pur considerando che “lo stato di diritto e la libertà di espressione sono valori fondamentali dell’Ue”.
Ma alcuni eurodeputati, in particolare il francese François-Xavier Bellamy (Les Républicains, a destra), chiedono addirittura di “utilizzare le leve a disposizione dell’Europa, in particolare gli aiuti allo sviluppo”, contro l’Algeria. Ha preso di mira in particolare l'accordo franco-algerino sulle questioni migratorie, che vorrebbe vedere denunciato.
In questo dibattito al Parlamento europeo sono stati i leader francesi, soprattutto quelli della destra e dell'estrema destra, a lottare ferocemente, secondo la loro ideologia, contro l'Algeria.