La prefettura del Rodano ha chiesto al CRS di “liberare” l'accesso al traffico bloccato dai tassisti intorno a Lione questo martedì, dopo una prima giornata di manifestazioni il giorno prima.
La prefettura del Rodano ha segnalato la fine della tolleranza. Ha indicato di essersi rivolta al CRS “pubblicazione” Accesso al traffico bloccato dai tassisti intorno a Lione questo martedì mattina. Lunedì è stata organizzata una prima giornata di blocco, con numerosi disagi alla rete stradale, per protestare contro la riduzione del prezzo del trasporto dei pazienti.
“Su richiesta della prefettura, CRS e personale di polizia intervengono per liberare le corsie di circolazione”bloccati dai tassisti, scrive lunedì la prefettura sul suo resoconto X, più di 1.500 taxi della regione avevano partecipato a blocchi intorno a Lione, secondo la Federazione dei taxi indipendenti del Rodano (FTI69).
Martedì mattina la mobilitazione è stata minore, anche secondo l'opinione dei tassisti. “Siamo molto meno di ieri, non possiamo permetterci di scioperare a lungo, per alcuni nostri clienti è vitale che vengano trasportati, chi ha la dialisi, chi la chemio”ha dichiarato all'AFP Pascal Wilder, tassista da 44 anni, insediato davanti all'ospedale Édouard-Herriot di Lione, con alcune decine di compagni manifestanti.
300 milioni di risparmi
Alla domanda sull'invio di CRS, ne è convinto “visto il numero” conducenti ai punti di blocco, “sospettavamo che fosse il prefetto (regionale, Fabienne Buccio, ndr) non avrei lasciato che accadesse”ritiene questo attivista della FTI69. Martedì, proprio nella capitale, circa 500 taxi hanno manifestato al mattino, vicino all'Assemblea nazionale, per protestare contro la nuova tariffazione.
Per risparmiare 300 milioni di euro su questo trasporto sanitario, il governo Barnier, minacciato di censura, vuole costringere i taxi e i trasportatori sanitari a negoziare misure con l'assicurazione sanitaria, pena l'imposizione di riduzioni di prezzo.
Nel 2023, secondo l'Assicurazione sanitaria, più di 40.000 taxi sono stati autorizzati a trasportare malati affetti da patologie che vanno dal cancro alle malattie psichiatriche, ovvero quasi i tre quarti dei taxi in Francia.