Attaccato ovunque, il modello pubblicitario di Google non sfugge alle critiche nemmeno in Francia. Anche Leboncoin, il famoso sito francese di annunci economici, vuole la sua fetta di torta.
In superficie, potrebbe sembrare una lotta tra Davide e Golia. Il famoso sito Leboncoin ha deciso di portare Google in tribunale per abuso di posizione dominante. Come rivela il sito l'Informatol'azienda chiede al colosso della ricerca non meno di 27 milioni di danni.
Che cosa può avere un sito di annunci come Leboncoin contro Google, potresti chiedere? Ebbene la stessa cosa delle altre 22 aziende (principalmente media) che hanno preso parte alla denuncia: pratiche di concorrenza sleale nel mercato della pubblicità online. L'azione legale, organizzata in collaborazione con importanti gruppi di stampa come Francia occidentale, Le Figaro O Il pariginoin realtà è iniziato lo scorso settembre secondo Mente multimedialema i dettagli del caso emergono solo oggi.
Google è già coinvolto in un caso simile
Leboncoin e i suoi partner ritengono che Google abbia abusato della sua posizione dominante sia nel mercato dell'acquisto che della vendita di soluzioni pubblicitarie sul web. Grazie all’onnipresenza della sua soluzione “Google Ad Manager”, l’azienda è riuscita a sbaragliare la concorrenza, che sarebbe stata dannosa per i siti che guadagnavano denaro attraverso la pubblicità programmatica. Siti di cui Leboncoin fa ovviamente parte.
E se la lotta sembra sbilanciata nella forma, Adevinta (la società madre di Leboncoin) è in realtà avvantaggiata poiché Google è già stata condannata per questo tipo di pratica dall'autorità francese garante della concorrenza. Lo scorso giugno il colosso della ricerca è stato multato di 220 milioni di euro per “ ha promosso i propri servizi nel settore della pubblicità online».
Un'udienza a gennaio
Da parte sua, Google afferma di aver adottato misure dal 2021, quando l’azienda era già stata messa al bando dall’autorità francese garante della concorrenza. L’azienda ha poi promesso di “non utilizzare dati di altri SSP [plateformes de mise en vente programmatique d’espaces publicitaires Ndlr.] con l'obiettivo di ottimizzare le offerte nel nostro scambio di annunci in un modo che altri SPP non potrebbero riprodurre».
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Determinata a sfruttare questo slancio legale, Leboncoin spera quindi di vedere riconosciute le sue doglianze in tribunale e di recuperare i circa 27 milioni di euro che la società stima di aver perso nel processo. Come notatol'Informatoil gruppo Adevinta ha visto il suo fatturato crollare del 7% nel primo trimestre del 2024. Un calo sufficiente a convincere i tribunali? Lo sapremo il prossimo gennaio al momento dell'udienza.
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