Bove, il malore e come sta ora il calciatore della Fiorentina: l’ambulanza fatica a entrare, Cataldi gli sposta la lingua, il papà in tribuna

Bove, il malore e come sta ora il calciatore della Fiorentina: l’ambulanza fatica a entrare, Cataldi gli sposta la lingua, il papà in tribuna
Bove, il malore e come sta ora il calciatore della Fiorentina: l’ambulanza fatica a entrare, Cataldi gli sposta la lingua, il papà in tribuna
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di
Alessandro Bocci e Paolo Tomaselli

Il giocatore della Fiorentina crolla a terra. Subito soccorso con il defibrillatore in ambulanza, viene ricoverato in rianimazione e sedato. In serata il sospiro di sollievo: «Esclusi danni acuti». L’ipotesi del colpo di Dumfries

La catena umana che si forma immediatamente attorno a Edoardo Bove — di compagni, avversari, arbitri, medici e dirigenti, ma anche tifosi — resiste al colpo più duro: fra lacrime e momenti di lucidità salvifici come quello di Danilo Cataldi, che con le dita sposta la lingua del compagno per evitare il soffocamento; fra imprecazioni, attimi di terrore e isteria, imprecazioni per l’ambulanza che non entra sul campo per non perdere aderenza, e preghiere.

Più di due ore dopo, alle 20.30, quando la Fiorentina è all’ospedale di Careggi e l’Inter sta già lasciando la città, arriva il comunicato del club viola, che fa capire che l’incubo è passato. E il mondo del pallone si scioglie in un abbraccio liberatorio: «Il calciatore Edoardo Bove, soccorso in campo a seguito della perdita di coscienza durante Fiorentina-Inter, si trova in sedazione farmacologica, ricoverato in terapia intensiva. Il ragazzo è stabile dal punto di vista emodinamico e i primi accertamenti cardiologici e neurologici hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio respiratorio. Bove sarà rivalutato nelle prossime 24 ore». Bisogna capire cosa è successo e come sarà il futuro.

Le reazioni e la tensione per l’ambulanza

Succede tutto all’improvviso al minuto 17. Lo stadio è una bolgia, l’Inter ha appena segnato con Lautaro e l’arbitro Doveri ha annullato perché il pallone, sul lancio di Dumfries, era uscito dal campo all’inizio dell’azione. Tutti protestano e Mazzoleni a Lissone sta rivedendo le immagini alla Var. Nessuno si accorge di quanto sta succedendo vicino alla panchina di Inzaghi. Bove è piegato, sembra si stia allacciando una scarpa e quando si rialza, fa due piccoli passi barcollando e va giù di schianto. Calhanoglu e Dumfries, i più vicini al centrocampista, sono i primi a prestare soccorso. Inzaghinel tentativo di correre in aiuto, scivola. Cataldi fa un gesto fondamentale, spostandogli la lingua.

I minuti successivi, poco più di quattro, lunghissimi, eterni, paralizzano i 22 mila del Franchi. Silenzio e paura. Sul campo si mischiano rabbia e disperazione. Piangono quasi tutti, Colpani, Adli e Dodo con la maglietta sulla faccia. Bastoni fa coraggio al 19enne Comuzzoche è sconvolto e preferisce non avvicinarsi al muro intorno a Bove. Barella scuote la testa e si mette le mani tra i capelli. Ranieriil capitano della Fiorentina, litiga con un operatore sanitario della Croce Rossa, arrivando sino agli spintoni, perché pretende che il soccorso sia più rapido. Accanto a lui c’è Mandragora che fa segno all’ambulanza di entrare in campo per accorciare l’attesa. Anche Dimarcocome impazzito, fa ampi cenni al mezzo perché non rimanga fermo a bordo campo. Una scelta studiata nel timore che sul prato bagnato le ruote si bloccassero.

Il padre in tribuna, la telefonata di Commisso

Lo stadio applaude quando Bove viene portato via e fischia perché l’ambulanza, con il centrocampista a bordo, non parte. Gosens è una furia, ma nessuno in quei momenti concitati può sapere cosa stia accadendo all’interno: il giocatore viene rianimato con il defibrillatore. In tribuna c’è Giovanni Boveil papà di Edoardo: è il primo a uscire dallo stadio Franchi e a precipitarsi all’ospedale di Careggi. Alle 19 arriva la conferma: la partita è rinviata e ricomincerà dal minuto 18 alla prima data utile, al momento il 13 febbraio, 4 giorni dopo la gara di ritorno in calendario a San Siro. Ma niente conta, rispetto alla salute di un ragazzo che gioca ancora nella Under 21. Dagli Usa arrivano anche le parole del presidente della Fiorentina Rocco Commisso e della moglie Catherineche seguono tutto quanto dalla tv e parlano al telefono con il dg Alessandro Ferrari e con il responsabile della parte sportiva, Daniele Pradé. «Forza Edoardo siamo con te. Sei un ragazzo forte e con un grande carattere».

Il duro corpo a corpo con Dumfries

Firenze sognava una grande notte e si ritrova nel più orribile degli incubi. Torna alla mente Astori, torna alla mente Joe Barone. Sembra una maledizione. E la gente, in attesa di notizie, cerca di capire cosa sia successo. Un minuto prima che la partita venisse interrotta, nell’area della Fiorentina Bove era entrato in contatto con Dumfries, un corpo a corpo duro. L’azzurrino aveva subito un colpo, aveva la maglietta strappata e si era avvicinato alla panchina per cambiarla, lamentando uno stato di malessere. Tutto potrebbe essere cominciato con quella botta.

Beppe Marotta è la voce dell’Inter: «Come presidente esprimo vicinanza alla Fiorentina e alla famiglia del ragazzo. Lo dico anche a nome del calcio. Siamo una comunità. La decisione di rinviare la partita l’hanno presa già in campo, i giocatori e l’arbitro. È il minimo. Ho parlato con Pradé, la speranza è che Bove possa uscire in fretta da questa situazione drammatica». La catena umana ha resistito, l’incubo è passato.

2 dicembre 2024 ( modifica il 2 dicembre 2024 | 07:58)

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