La prefettura del Rodano ha vietato l'incontro previsto per questo giovedì, in un luogo ancora segreto, dall'influencer di Snapchat Hachemi. Quest'ultimo avrebbe dovuto distribuire 100.000 euro in regali. I servizi statali temono “disturbi dell'ordine pubblico”, come è accaduto a Lille o Bruxelles.
La prefettura del Rodano ha annunciato giovedì che vieterà l'incontro organizzato dalla star di Snapchat Hachemi a Lione. “Al fine di prevenire notevoli rischi di disturbo dell’ordine pubblico, il prefetto Fabienne Buccio vieta con un decreto prefettizio, rivolto a tutti i quartieri di Lione, l’assembramento sulla pubblica via non dichiarato da Hachemi nell’ambito dell’”hmitour”, previsto per dicembre 26, 2024″hanno dichiarato i servizi statali sulle loro diverse reti di comunicazione.
La prefettura teme eccessi come potrebbero essere avvenuti a Lille o Bruxelles. Nella capitale belga, quasi 1000 persone si sono radunate ai piedi dell'Atomium in un clima di tensione costringendo la polizia a far ricorso ai suoi idranti.
Inseguito dai suoi fan, l'influencer costretto a cambiare sistemazione
Seguito da sette milioni di iscritti, Hachemi è atteso nella capitale della Gallia per la terza tappa del suo “HMI Tour” durante la quale l'influencer dovrà organizzare all'ultimo momento un punto di ritrovo per vincere regali per i passanti per un totale di 100.000 euro. euro. Secondo la prefettura il semplice annuncio del suo arrivo “ha provocato le perquisizioni dei tifosi, che vagavano per le strade del centro cittadino, con più di un centinaio di persone, richiedendo l'intervento della polizia municipale nei pressi di Place des Terreaux”.
La prefettura ritiene che i vari inviti alla calma pubblicati dall'influencer sui suoi social lo abbiano dimostrato “non controllava i movimenti della folla che creava”. Sempre secondo i servizi statali, mercoledì “i gruppi lo hanno localizzato nella sua abitazione, costringendolo a cambiare residenza per scappare”.
In caso di mancato rispetto del decreto, l'influencer e chiunque partecipi al raduno rischiano fino a sei mesi di reclusione e una multa di 7.500 euro.