“L’ho mancato per poco” | Sollievo

“L’ho mancato per poco” | Sollievo
“L’ho mancato per poco” | Sollievo
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Con l’inizio di ogni anno si segna sempre la data del Maratona di Valencia con il rosso sul calendario. I 42 chilometri e 195 metri che attraversano la terza città più grande della Spagna sono, senza dubbio, i più attraenti del nostro Paese per gli atleti di tutto il mondo. La mancanza di rilievi e di fattori meteorologici la rendono la capitale del Turia una vera calamita per i dischi.

È il 2024Ma la corsa che si conclude ogni dicembre nella spettacolare Città delle e delle Scienze non ha soddisfatto le aspettative dettate dal cronometro. Non almeno se confrontiamo i record del 2024 con quelli stabiliti in altre edizioni.

Pochi secondi dopo aver tagliato il traguardo, sbattendo la testa, sapendo di aver mancato per pochi secondi l’ambito record nazionale, come tanti altri, lo spagnolo Majida Maayouf ha approfondito il motivo Cosa c’è dietro i segni della Maratona Valencia 2024.

“Per gran parte della gara mi sono sentito bene, ma Dal chilometro 30 al 38 ho avuto un po’ di vertigini“, ha riconosciuto la detentrice del record nazionale (2:21:27), il cui record, il quinto migliore della giornata nella categoria femminile, è stato di 2:21:42. “In quella sezione Ho rallentato un po’ riuscire a finire sotto il minimo per la Coppa del Mondo, visto che il record della Spagna mi stava sfuggendo di mano.

La verità è che non è stata una gara più dura rispetto agli altri anni“, ha spiegato Maayouf, quando gli è stato chiesto dei record. “Qui la gente corre sempre molto bene e molto veloce, ma Dopo i Giochi Olimpici ho avuto una breve preparazione e la verità è che è stato molto evidente negli ultimi chilometri. “Non mi sono sentito fresco.”

Ed ecco il nocciolo della questione. Dopo la conclusione dei Giochi Olimpici di Parigi lo scorso agosto, Mancano poco più di cento giorni alla Maratona di Valencia per l’élite dell’atletica leggeracioè tra le 15 e le 16 settimane di margine.

Molti di loro sono impegnati, ancora in estate, a recuperare le energie dopo l’impegnativa corsa parigina, e a tenerne conto Ogni atleta d’élite necessita in media tra le otto e le 12 settimane di preparazione Per raggiungere in piena condizione uno dei test più impegnativi del pianeta, le scadenze non sono state ideali.

Ci ho provato negli ultimi due chilometri, calcolando ogni passo con l’orologio, ma Mi sono semplicemente perso il disco“Maayouf si è lamentata al traguardo, sapendo che aveva pianificato la stagione per godere della massima forma tra luglio e agosto, non nel mese di dicembre. “Nonostante tutto, sono molto felice del record che ho realizzato. Per la preparazione che abbiamo avuto, è molto buono; la prossima volta proveremo a farlo più velocemente.”

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